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19/03/2025 06:00:00

Scandalo esami all'Asp di Trapani, quella convenzione con Agrigento ... 

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 Ieri mattina Ferdinando Croce, Direttore generale dell’ASP 9 di Trapani, è stato ascoltato per due ore circa dagli ispettori del ministero della Salute sullo scandalo degli esami arretrati.  Hanno voluto capire dove la falla si è creata, con una voragine che ha inghiottito i malati.
Gli ispettori hanno chiesto la produzione delle delibere per le convenzioni stipulate con le altre ASP e con gli esterni, e anche i bandi di gare per sopperire alla mancanza di medici di Anatomia Patologica.

I medici
Nel sito dell’ASP alla voce “Anatomia Patologica e Citodiagnostica (U.O.C.)” si legge che la sede è presso l’ospedale Sant'Antonio Abate di Trapani,  e che il Direttore facente funzione è Laura Miceli.
L’organigramma è poi composto dalla equipe medica: 3 dirigenti medici (Pompei-Spanò-Ternullo), 4 dirigenti biologi (D’Amico-Guarnotta-Rizzo-Trapani). Poi ci sono i tecnici di laboratorio biomedico, sono in totale cinque, tre infermieri, un assistente amministrativo, un operatore specializzato.

Testa o Croce
E mentre la politica si schiera da una parte o dall’altra,   qualcuno dimentica che dentro al frigo di un reparto restavano fermi oltre 3300 esami da refertare con grande nocumento per la salute. Tra i tanti motivi anche quello del poco lavoro portato avanti dai medici di Anatomia Patologica, un carico di lavoro sottostimato, tra 500 e 1700 i referti evasi in un anno per ciascun medico. Pochissimi e soprattutto un numero che non trova riscontro in quelli indicato dalla Società  italiana di anatomia patologica: 2.500 diagnosi l’anno per ciascun specialista. Non ci sono stati sviluppi positivi nemmeno quando a Roma le interrogazioni parlamentari venivano depositate dal Vice presidente della Camera, Giorgio Mulè.
C’è voluta una denuncia pubblica, che Maria Cristina Gallo, l'ormai nota docente di Mazara, malata di tumore,  ha, con coraggio, fatto.

Cosa non torna
Nonostante la mancanza di medici e i gravi ritardi nella refertazione istologica, in data 25 gennaio 2025 l’ASP di Trapani stipula una convenzione con l’ASP di Agrigento per l’effettuazione di prestazioni di anatomia patologica “test HPVDNA e Pap Test” screening del cervico-carcinoma  per la durata di tre anni. Con questa delibera l’Asp di Trapani si impegna a refertare “un minimo di 6.000 ad un massimo di 16.000 campioni/anno, di test HPV-DNA, come test primario per lo screening del cervicarcinoma; - da un minimo di 1.500 ad un massimo di 4.0000 campioni/anno di pap-test”. Per l’attività indicata “l’A.S.P. di Agrigento si impegna a corrispondere per singolo test all’A.S.P. di Trapani, le tariffe di seguito indicate: - Virus acidi nucleici in materiali biologici ibridazione diretta Nas (HPV) prezzo € 10,00 (euro dieci/00), oltre I.V.A.; - “es. Citologico Cervico Vaginale (Pap test su strato sottile)” prezzo € 12,00 (euro dodici/00), oltre I.V.A.
La domanda è: se l’ASP di Trapani ha grandi difficoltà a refertare i propri vetrini come è possibile assicurare la refertazione, in carenza di organico, ad un’altra ASP?

La sfiducia dei cittadini
C’è un dato dal quale partire e che oggi non può più essere ignorato: i cittadini hanno il terrore di farsi curare nei presidi ospedalieri del trapanese, di sottoporsi a visite. Temono per la loro salute. Eppure in mezzo al caos c’è una parte di sanità siciliana, trapanese, che lavora bene e in silenzio ...