Le Saline di Trapani devono essere preservate e valorizzate attraverso un modello di turismo sostenibile che eviti il consumo e la mercificazione del paesaggio. Questa è la principale indicazione emersa dal workshop di urbanistica "Saline di Trapani: camminamenti sostenibili dalla terra al mare", organizzato dall'Ordine degli Architetti di Trapani e dalla Fondazione Architetti Trapani "Francesco La Grassa". L'evento, ospitato al Mulino Maria Stella nella Riserva Naturale Orientata, ha coinvolto esperti, amministratori e associazioni ambientaliste per discutere le criticità e le prospettive dell'area protetta.
Il workshop ha rappresentato un'importante occasione di confronto, in occasione del trentesimo anniversario della Riserva. La direttrice Silvana Piacentino ha sottolineato i progressi fatti nella tutela della biodiversità, ma anche le minacce dovute alla pressione urbana circostante. “Non possiamo ignorare l'impatto che il contesto urbano ha sulla Riserva”, ha dichiarato Piacentino, evidenziando la necessità di un maggiore impegno per la salvaguardia del territorio.
Uno dei momenti più rilevanti dell'incontro è stata la lectio magistralis del Prof. Paolo Pileri, esperto di pianificazione territoriale e ambientale del Politecnico di Milano. Il docente ha posto l'attenzione sul problema del consumo di suolo e sulla necessità di una maggiore consapevolezza nel preservare il paesaggio. Ha inoltre ricordato l'importanza del Regolamento europeo sulla "Restoration Law", che impone la tutela e il ripristino degli ambienti naturali, non solo nei siti protetti ma in tutto il territorio.

Durante il dibattito, sono intervenuti diversi professionisti tra cui l'Architetto Gianfranco Naso, vicepresidente dell'Ordine degli Architetti PPC di Trapani, e l'Architetto Salvatore Cusumano. È stata ribadita la necessità di integrare la mobilità sostenibile nella progettazione urbana senza compromettere la biodiversità e di recuperare le strutture storiche della Riserva, come i mulini a vento, che rischiano di andare perduti.
Un punto centrale della discussione ha riguardato il modello turistico per le Saline. "Il turismo non può e non deve essere una forza distruttiva, ma una leva per costruire un futuro sostenibile", è stato ribadito nel corso del confronto. L'obiettivo è superare le logiche di consumo del paesaggio e promuovere una valorizzazione responsabile del territorio.
Il workshop ha evidenziato l'importanza di un dialogo costante tra amministrazioni locali, ordini professionali, cittadini e associazioni per garantire un equilibrio tra tutela ambientale e sviluppo sostenibile. Solo attraverso una visione culturale rinnovata e un impegno condiviso si potrà immaginare un futuro in cui le Saline di Trapani diventino un esempio di conservazione attiva e valorizzazione sostenibile.