
Scandalo referti, 1.300 firme dai dipendenti dell’Asp di Trapani a sostegno di Croce
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Sono giorni di grande tensione per l’Azienda Sanitaria Provinciale di Trapani, finita nell’occhio del ciclone per i gravi ritardi nella refertazione degli esami istologici. Il caso più eclatante, che ha sollevato indignazione pubblica, è quello dell’insegnante mazarese Maria Cristina Gallo, costretta ad attendere otto mesi per ricevere il proprio referto. Una vicenda che ha portato, ieri, all’intervento del Presidente della Regione, Renato Schifani, il quale ha dichiarato che "sarà duro contro i responsabili di quanto accaduto all’Asp di Trapani".
Nonostante la gravissima situazione, i dipendenti dell’Asp di Trapani hanno voluto manifestare il proprio sostegno al Direttore Generale attraverso una petizione online che in sole 12 ore ha raccolto oltre 1.300 firme. L’iniziativa, partita da un gruppo di dipendenti amministrativi e subito rilanciata anche dalla dirigenza sanitaria, professionale, tecnica e amministrativa, esprime sia la condanna per i ritardi accumulati nella refertazione, sia la volontà di evitare che il neo Direttore Generale diventi un capro espiatorio politico.
"Il nostro DG è un giovane dirigente, motivato, capace e attento alle esigenze dei pazienti e del personale. Da subito si è distinto per competenza, sensibilità e rispetto nei confronti dei collaboratori. Sarebbe ingiusto che pagasse per colpe non sue, mentre la sanità trapanese ha bisogno di stabilità e di risposte concrete", si legge tra le dichiarazioni raccolte dai firmatari.
Gli operatori sanitari e amministrativi dell’Asp sottolineano l’importanza di affrontare il problema alla radice, senza ricorrere a soluzioni che possano portare "solo ulteriore caos".
"Chiediamo che la politica si adoperi per mettere in condizione il nostro Direttore Generale di far fronte a questa emergenza, garantendo la salute dei cittadini e la serenità degli operatori sanitari. Non si può risolvere tutto con una vittima sacrificale: servono risposte concrete per evitare che simili episodi si ripetano", affermano ancora i firmatari.
L’attenzione sulla vicenda resta altissima, mentre si attendono le decisioni delle istituzioni regionali sulle eventuali azioni da intraprendere per sanare le gravi inefficienze emerse.

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