
Il caso referti all'Asp di Trapani, azzerato l'arretrato. Ma arrivano gli ispettori a Castelvetrano

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L’assessora alla Salute Daniela Faraoni ha comunicato che "Il piano straordinario per azzerare i tempi di attesa nella refertazione dei campioni di anatomia patologica all’Asp di Trapani ha funzionato”.
Azzerato tutto l’arretrato 2024 per la refertazione istologica, l’assessora lo ha comunicato dopo avere ricevuto le informazioni dal gruppo di lavoro che ha precisato anche come solo venti referti, risalenti a gennaio e febbraio 2025, in considerazione della loro particolare tipologia, abbiano richiesto una ulteriore attività di verifica. È stato suggerito, inoltre, al direttore sanitario dell'Asp di Trapani di istituire una task-force per completare nel più breve tempo possibile le comunicazioni a tutti i pazienti in attesa.
Le parole dell’assessora
Daniela Faraoni ha tenuto a precisare che “L'azzeramento dell'arretrato è frutto dell'atto di indirizzo fortissimo voluto dal presidente della Regione Renato Schifani e della buona volontà messa in campo da tutte le strutture sanitarie chiamate a collaborare. Questo ci conforta perché dimostra che la nostra Regione è in grado di rispondere al bisogno del cittadino di sapere e perché tutto è avvenuto in tempi velocissimi, che hanno preceduto anche la notizia di un'ispezione ministeriale. Per questo rivolgo un ringraziamento particolare a quanti hanno collaborato e garantito il raggiungimento del risultato”.
Di ispezione in ispezione
Ad arrivare a Trapani adesso saranno gli ispettori del ministero della Salute. Si indagherà ancora sui ritardi nella consegna dei referti istologici all’ospedale di Castelvetrano. Il caso della professoressa Maria Cristina Gallo, che ha atteso otto mesi per una diagnosi di tumore al quarto stadio sta continuando a fare parlare tutta l’Italia. Terminata invece l’ispezione regionale, la relazione è già sul tavolo del presidente della Regione, Renato Schifani, e dell’assessora Daniela Faraoni, che si ritrova a gestire una situazione lasciata in eredità da Giovanna Volo, che a sua volta mai rispose alle sollecitazioni scritte dall’ASP di Trapani.
L’Ordine dei Medici
Il presidente dell’Ordine dei Medici di Trapani, Filippo Mangiapane, ha voluto su richiesta di un cittadino chiarire perché finora l’ordine non si è espresso sulla questione ritardi. Non finisce l’Ordine nel tritacarne, lo dice espressamente il dottore Mangiapane, che chiarisce pure: “Appare indubbio che i fatti accaduti determinino una perdita di fiducia dei cittadini nei confronti del Servizio Sanitario. Questo però non giustifica i cosiddetti leoni da tastiera a pubblicare sui social commenti a dir poco scomposti nei confronti dei medici e della Istituzione che li rappresenta. L’Ordine non è chiamato a esprimere giudizi nei confronti delle altre istituzioni ma, attraverso la propria azione, a tutelare il diritto alla salute dei pazienti. Il problema di fondo rimane: una sanità sottofinanziata, carenza di personale e una gestione amministrativa inefficiente che si trascina da anni senza soluzioni definitive. Ci rendiamo conto che le aspettative dei pazienti nei confronti delle istituzioni sanitarie sono alte. È necessario, appare evidente, investire in risorse umane e tecnologiche, riorganizzare i servizi e garantire un sistema sanitario trasparente ed efficiente, in grado di rispondere tempestivamente ai bisogni dei pazienti”.
Si organizza il M5S
Nuccio Di Paola, segretario regionale dei Cinque Stelle annuncia una serie di assemblee monotematiche, che partono proprio dalla sanità: “Il Movimento 5 Stelle Sicilia è pronto a governare la Regione per restituire una sanità al servizio dei siciliani e non della politica. Abbiamo chiamato a raccolta cittadini, medici, ordini professionali della sanità per mettere nero su bianco proposte per ridisegnare il sistema sanitario in Sicilia. La destra spartisce poltrone, noi creeremo posti letto”.
Ddl incompatibilità
Il Movimento Cinque Stelle ha preparato un ddl con cui di fatto renderebbe incompatibile l’incarico di Direttore generale ASP con un ruolo assessoriale e viceversa. E’ il caso di Ferdinando Croce, attuale DG dell’ASP di Trapani ma pure assessore ai Giardini Naxos. La questione non è passata inosservata e Nuccio Di Paola che ha messo nero su bianco il disegno di legge: “È assurdo che un assessore, pur di un Comune piccolo, possa contemporaneamente fare il direttore generale di una Asp, quando non dovrebbe nemmeno avere il tempo per respirare o quasi, o che il direttore di un’azienda sanitaria diventi assessore alla Salute, rivestendo simultaneamente i panni di controllore e controllato. Le norme attuali lo consentono, ma è assurdo che sia così”.
Il Ddl è presentato dai deputati: Di Paola, Campo, Adorno, Cambiano, Ciminnisi, De Luca, Gilistro, Marano, Schillaci, Sunseri, Varrica.
Si legge nel testo che “il presente disegno di legge intende rimediare ad un vulnus creatosi nell’ordinamento regionale siciliano a seguito della dichiarazione di incostituzionalità dell’art. 9, comma 1, punto 8 della legge regionale n. 31 del 24/06/1986, recante l’ineleggibilità dei componenti dell'ufficio di direzione dell'unità sanitaria locale ed i coordinatori dell'ufficio stesso, per i consigli del comune il cui territorio coincide in tutto o in parte con il territorio dell'unità sanitaria locale da cui dipendono, in virtù della sentenza della Corte Costituzionale n. 463 del 5-19 novembre 1992”.
Per i Cinque stelle ci sono anomalie che si sono “registrate negli ultimi tempi, di Direttori Generali di Aziende Sanitarie Provinciali con il doppio incarico di assessore comunale, o di Direttori Generali nominati successivamente Assessori regionali alla Salute, ponendo in essere una intollerabile commistione tra soggetto controllante e controllato, il presente disegno di legge intende non solo recepire le norme del Decreto legislativo n. 39/2013 in materia ma anche dare una disciplina moderna, completa ed uniforme alle cause di inconferibilità, di ineleggibilità e di incompatibilità dei direttori generali, dei direttori amministrativi e sanitari delle Azienda Sanitarie provinciali e delle Aziende Ospedaliere”.
Quindi secondo il Ddl gli incarichi che non possono essere conferiti a questi soggetti sono quelli di assessore regionale e comunale e quelli amministrativi di vertice nelle amministrazioni regionali e locali.
Il testo prevede pure l’incompatibilità tra gli incarichi di direzione nelle ASP e aziende ospedaliere e le cariche politiche alla Regione e nei Comuni.
Di Paola è netto nelle dichiarazioni: “Che Croce possa essere contemporaneamente direttore generale dell’ASP di Trapani e titolare di ben dieci deleghe, anche pesanti, al Comune di Giardini Naxos è fuori da ogni logica. È vero che Giardini Naxos è un Comune di poco meno di 10.000 abitanti, ma è altrettanto vero, però, che i suoi abitanti in estate si moltiplicano, parallelamente alle risposte da dare ai cittadini che un assessore a mezzo servizio difficilmente può garantire o può garantire tempestivamente”.
Per Di Paola il Ddl, che consta di 4 articoli, mira a vietare i doppi incarichi per il furto e “Per il passato potrebbero essere Schifani o Fratelli d’Italia a metterci una pezza, chiedendo a Croce di lasciare una delle due poltrone che occupa. È altrettanto assurdo – conclude Di Paola – che si possano concretizzare nomine come quella dell’assessore Faraoni, che fino a poco tempo fa era direttrice dell’ASP di Palermo e che ora, in qualità di numero uno di piazza Ottavio Ziino, dovrebbe indirizzare i controlli su ciò che lei stessa ha avallato in passato. Il controllore dovrebbe praticamente controllare se stesso, è lapalissiano che ciò non ha senso. Nomine del genere non devono mai più avvenire in futuro”.

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