Le Prestazioni di EMERGENCY in Sicilia nel 2024: Un Supporto Fondamentale per la Popolazione Migrante
Nel 2024, i presidi di EMERGENCY nella provincia di Ragusa hanno fornito un contributo essenziale alla popolazione migrante impiegata nella cosiddetta "fascia trasformata", un'area caratterizzata dalla presenza di numerose serre e da una forte richiesta di manodopera a basso costo. Attraverso l'ambulatorio fisso di Vittoria e la clinica mobile attiva tra Santa Croce Camerina e Marina di Acate, EMERGENCY ha erogato oltre 4.100 prestazioni sociosanitarie, supportando più di 1.190 persone.
Un percorso ad ostacoli per l’accesso alle cure
L'ONG, presente in Sicilia dal 2019, ha riscontrato numerose criticità tra la popolazione migrante del ragusano, tra cui sfruttamento lavorativo, problemi abitativi, difficoltà di accesso alle cure ed esclusione sociale. Come sottolineato da Ahmed Echi, coordinatore del progetto, l'accesso ai servizi sanitari per i lavoratori migranti si configura come un percorso a ostacoli, reso ancora più complesso da ostacoli burocratici legati ai permessi di soggiorno e all’iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale.
Tra le prestazioni fornite nel 2024, si contano: 1.850 interventi di mediazione linguistico-culturale e orientamento sociosanitario, 927 prestazioni di medicina di base, 1.019 servizi infermieristici, 353 colloqui psicologici. L’alta incidenza delle prestazioni di mediazione linguistico-culturale conferma la presenza di barriere significative nell’accesso ai servizi essenziali da parte della popolazione migrante.
Una popolazione multietnica in crescita
Le 1.195 persone che si sono rivolte ai presidi di EMERGENCY in Sicilia nel 2024 provengono da 29 Paesi diversi, principalmente da:
Tunisia (49%); Albania (14%); Marocco (11%); Romania (7%); Bangladesh (5%). Sul piano amministrativo, più della metà degli utenti è composta da cittadini extra UE con permesso di soggiorno, seguiti da cittadini extra UE senza permesso (42%), comunitari regolari (3%), comunitari irregolari (3%) e italiani (1%). Dal punto di vista demografico, l’81% dell’utenza è composta da uomini, mentre le donne rappresentano il 19%. Le fasce d’età più rappresentate sono 18-40 anni (59%) e 41-60 anni (25%).
La Co-Progettazione con l’ASP di Ragusa
Uno degli aspetti più innovativi del lavoro di EMERGENCY nel ragusano è la co-progettazione con l’ASP (Azienda Sanitaria Provinciale) all’interno dell’ambulatorio di Vittoria, che funge da punto di riferimento per la popolazione migrante. Grazie a questa collaborazione, l’ambulatorio ospita due medici, un’infermiera amministrativa e un funzionario del registro anagrafe, migliorando l’efficienza e la rapidità nell’offerta di servizi sanitari e burocratici.
Secondo Ahmed Echi, questo modello ha portato a una maggiore risoluzione delle criticità affrontate dai migranti e potrebbe essere replicato in altre zone del ragusano, specialmente in aree più isolate, per ampliare la rete di supporto e assistenza.
Un impegno continuo per il Diritto alla cura
EMERGENCY opera in Sicilia nell’ambito di Programma Italia, un’iniziativa volta a garantire l’accesso alle cure per le fasce di popolazione più vulnerabili. Oltre ai presidi nel ragusano, l’ONG è presente in altre regioni italiane, tra cui Calabria, Sardegna, Campania, Veneto e Lombardia, con ambulatori fissi e mobili.
L’obiettivo dell’organizzazione resta quello di sviluppare una rete di supporto concreta, collaborando con le istituzioni locali per migliorare l’accesso alle cure e contrastare fenomeni come il caporalato. L’esperienza maturata nel ragusano dimostra che l’integrazione tra ONG e servizi pubblici può fare la differenza nella tutela della salute e dei diritti della popolazione migrante in Italia.