Un recente studio del Centro di Ricerca sugli Enti Pubblici (REP) ha evidenziato una grave inefficienza nella gestione delle risorse idriche in Italia. In particolare, la Sicilia si distingue negativamente, con Palermo, Siracusa e Agrigento tra le città con il più alto tasso di dispersione d'acqua.
Secondo il rapporto, oltre un terzo dell'acqua immessa nelle reti di distribuzione in Italia viene disperso, un dato che evidenzia significative carenze infrastrutturali. Questo problema assume una rilevanza ancora maggiore nel contesto attuale, caratterizzato da mutamenti climatici e periodi di siccità sempre più frequenti.
L'indagine ha analizzato le principali città italiane, rivelando una forte disomogeneità nella gestione delle risorse idriche. Mentre Como si distingue per una gestione efficiente con solo il 9% di acqua dispersa, Potenza si colloca all'estremo opposto con una dispersione del 71%. Il fenomeno interessa anche città del Nord, come Belluno (64%) e Imperia (oltre il 50%), così come il Centro Italia, dove Latina (68%), Massa (65%) e Frosinone (55%) registrano percentuali elevate.
Un dato sorprendente emerso dall'analisi riguarda la spesa per il servizio idrico integrato: non sempre un maggiore investimento si traduce in una riduzione della dispersione. Ad esempio, Como, Monza e Pavia, che hanno una spesa pro capite molto bassa (rispettivamente 0, 1 e 5 euro), vantano infrastrutture efficienti. Al contrario, città come Ragusa, Catanzaro e Vibo Valentia, nonostante investimenti superiori ai 150 euro per abitante, continuano a registrare perdite idriche significative.

Aosta, con una spesa di 117 euro per abitante, disperde il 36% dell'acqua, mentre Cosenza, con 131 euro, arriva addirittura al 67%. Un caso emblematico è quello de L'Aquila, dove la dispersione idrica raggiunge il 69% nonostante una spesa pro capite relativamente contenuta (15 euro).
Il problema della dispersione idrica è particolarmente evidente nel Sud Italia, dove molte province superano il 50% di perdite. Palermo, Siracusa e Agrigento, in particolare, emergono tra le città siciliane più colpite da questa problematica.
"Il dato persistente sulla dispersione dell'acqua nelle reti di distribuzione ci impone una riflessione urgente sulla necessità di una gestione più efficiente delle risorse idriche in Italia. La buona gestione non passa solo attraverso ingenti investimenti, ma richiede anche un impegno costante nella manutenzione e nell’innovazione delle infrastrutture" ha dichiarato Paola Caporossi, Responsabile Ricerca e Sviluppo del Centro REP. "È fondamentale che vi sia una gestione trasparente e responsabile, che garantisca ai cittadini un futuro sostenibile e un servizio equo per tutti".
La crisi idrica in Sicilia e nel resto del Paese rappresenta una sfida che richiede interventi urgenti e mirati per migliorare l’efficienza delle reti idriche e ridurre gli sprechi, in un'ottica di sostenibilità e tutela delle risorse naturali.