
I ritardi nella sanità. Com'è andato il confronto tra i sindaci trapanesi e l'Asp
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Si è tenuta venerdì mattina, a Trapani, la Conferenza dei Sindaci alla presenza del Direttore generale dell’ASP, Ferdinando Croce.
Oggetto della convocazione la salute dei cittadini del territorio, visto il cumulo di esami, circa 3300, da refertare.
Il sindaco di Trapani Giacomo Tranchida cerca di dare un ordine alle cose, soprattutto risposte alla sua città, a quelle persone che aspettano un referto istologico, quindi in apprensione sulla condizione di salute, ma anche per le liste di attesa per accedere alle visite.
Scontro istituzionale
Presenti o collegati i sindaci della provincia, Mazara era rappresentata dall’assessore Giampaolo Caruso(FdI), così delegato dal sindaco Salvatore Quinci. L’assessore non ha mai preso parte ai lavori, verificando l'effettiva composizione del numero legale ha deciso di abbandonare Sala Sodano, facendo di fatto venire meno il numero legale. Poteva essere la strategia di Fratelli d’Italia, cioè fare cadere il numero per evitare la Conferenza, che invece si è svolta ugualmente, seppur informalmente. Per Tranchida si è trattato di sgarbo istituzionale, ma ci ha pure letto una strategia per le elezioni di secondo livello per il Libero Consorzio. Eppure proprio a Mazara è scoppiato il caso della signora Maria Cristina Gallo.
Occhi puntati sugli esami
Un confronto dovuto tra i sindaci e il Direttore generale dell’ASP, lo stesso ha affermato che una volta avuto contezza degli esami in arretrato ha deciso di scrivere a tutte le ASP siciliane per farsi dare una mano nella refertazione. Ci sono 3300 esami da refertare, il totale comprende il 2024 e il 2025. La Regione ha assicurato, affiancando l’ASP, che entro il 15 marzo verrà terminata la refertazione del 2024 per poi mettere mano a quella del 2025. Il sindaco Tranchida giustamente si pone una domanda legittima: come mai adesso c’è l’attivismo da parte della Regione e prima una donna ha dovuto attendere 8 mesi per un referto?
Il Primo cittadino di Trapani lo evidenzia: la qualità della salute dei suoi cittadini è una sua responsabilità, vuole capire in che tempi ci saranno le risposte. Soprattutto denuncia molta approssimazione da parte dei dipendenti che stanno al CUP.
La proposta
Tranchida lancia una proposta ai colleghi della provincia, a Trapani nascerà lo sportello “Sanità in Comune”. Un punto di ascolto e di segnalazione che servirà ai cittadini per evidenziare disservizi in sanità. Un filtro. Poi le segnalazioni raccolte, che hanno come obiettivo quello di aiutare i cittadini, verranno passate all’ASP. Un servizio quello che il sindaco vuole adottare che è stato pure apprezzato da Croce.
“Salute in Comune” sarà uno strumento utile sia al cittadino che all’ASP, così lo ha presentato Tranchida, invitando i colleghi sindaci a fare lo stesso vista la emergenza.

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