Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha ribadito con fermezza la necessità di realizzare i termovalorizzatori nell'Isola, considerandoli un passo cruciale per superare l'emergenza rifiuti e promuovere un sistema più sostenibile. L'investimento previsto ammonta a 800 milioni di euro, finanziati attraverso il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC), con l'obiettivo di evitare un impatto economico diretto sulle tariffe dei cittadini.
"Un'opportunità per l'energia e l'ambiente"
Schifani ha sottolineato che i termovalorizzatori rappresentano non solo una soluzione alla crisi dei rifiuti, ma anche un'opportunità strategica per il sistema energetico regionale. In un periodo caratterizzato da costi energetici elevati e dalla necessità di accelerare la transizione ecologica, la trasformazione dei rifiuti in energia consentirebbe alla Sicilia di ridurre la propria dipendenza dalle fonti fossili, garantendo maggiore autonomia e sostenibilità ambientale.
Il cronoprogramma: "tempi certi per un cambiamento necessario"
Il governo regionale ha già delineato un piano chiaro per la realizzazione delle strutture. Entro marzo-aprile 2025 è previsto il bando per la progettazione, mentre l'inizio dei lavori è fissato per settembre 2026, con una durata stimata di diciotto mesi. "Non possiamo più permetterci di rimanere prigionieri dell’emergenza, della precarietà e dell’inerzia. È il momento di agire con coraggio e senso del dovere", ha dichiarato Schifani.
Un appello alla responsabilità politica
Il presidente della Regione ha anche lanciato un monito a chi si oppone al progetto, esortandoli a dichiarare apertamente le proprie ragioni e ad assumersi la responsabilità di una scelta che potrebbe condannare la Sicilia al degrado e all’inefficienza. "Non possiamo accettare che il futuro della nostra terra venga bloccato da interessi di parte o da logiche ambigue. La Sicilia merita di voltare pagina e di costruire un futuro all’insegna della pulizia, del decoro e della sostenibilità".