L’8 marzo non è solo una giornata di celebrazione, ma un’occasione per riflettere sul ruolo della donna nella società e sulle sue conquiste. Anni di lotte per l’uguaglianza di genere, per la parità salariale, ancora non raggiunta, gli importanti passi avanti fatti nel mondo del lavoro, dell’istruzione, dei diritti civili, in politica. Ogni giorno milioni di donne affondano le mani nel loro presente per costruire il futuro, per dare una sterzata alla loro vita, per uscire dal tunnel di una relazione complicata, tossica, per abbracciare se stesse e le proprie passioni.
Sono stati anni in cui le donne hanno scommesso, non sempre vincendo, sulle loro potenzialità, hanno costruito consapevolezza, altre invece sono rimaste ferme perché non hanno travato la strada per esprimere se stesse. E c’è un grande disagio tra donne, spesso ammantano da una cattiva retorica: le donne sono unite. Non è vero. Le donne si fanno troppo spesso la guerra tra loro.
Indipendenza economica e professionale
Di sfide complesse ne abbiamo affrontate tante, ci abbiamo messo dentro il sacrifico, la determinazione, il sorriso, le lacrime, la speranza, il coraggio. C’è sempre una emotività, pure cinica, che fa muovere la donna, una dose massiccia che ci portiamo dietro e che funziona un po' come bussola. In queste sfide complesse alcune hanno avuto la fortuna di affermarsi altre, per meno strumenti finanziari a disposizione, hanno rinunciato o rallentato. Ecco perché l’accesso alla formazione è fondamentale per creare la propria indipendenza economica. Nonostante la disparità salariale che ancora esistente, sempre più donne stanno raggiungendo posizioni di leadership, dimostrando che il talento e la competenza non hanno genere.
Autodeterminazione e consapevolezza
Libertà di scegliere, lo ripetiamo ad ogni convegno, espressione pure abusata. Noi donne siamo libere se ci autodeterminiamo, cioè abbiamo raggiunto la consapevolezza di ciò che siamo e vogliamo. Questo percorso non corrisponde necessariamente a posizioni apicali di vertice ma a ciò che fa stare bene ciascuna donna, nella sua massima espressione personale e emotiva. Dunque se una donna vuole fare solo la mamma e la moglie non deve sentirsi a disagio nella sua libera e consapevole scelta, al contrario se ha bisogno di andare oltre le mura di casa, cambiando pelle, relazione, lavoro, deve essere capace di scegliere per se stessa, anche quando queste scelte coinvolgono altre persone. Meno crocerossine e più donne che ci autodeterminano. Oggi noi possiamo decidere il nostro percorso di vita, perché l’emancipazione femminile passa attraverso la consapevolezza dei propri diritti e delle proprie capacità.
Donne e politica
Sempre meno donne accedono alla vita politica e non perché disinteressate, conciliare lavoro, casa e politica è spesso un cortocircuito. Avere voce nelle scelte politiche, sociali ed economiche che riguardano i territori è una ambizione che non può essere lasciata al caso ovvero diventare impraticabile. E’ pur vero che, talvolta, le donne non hanno il coraggio di scendere in campo, su di noi grava il giudizio maschile, della società, e poi pure un ambiente, quello politico, cucito sugli uomini. Questa sfida, una delle più ambiziose, deve essere vinta, perché le donne portano con sé un bagaglio che in politica è valore aggiunto, produttivo e mai silente.
Le Sfide ancora da affrontare
Nonostante i progressi, ci sono ancora barriere da superare. Il gender gap, la violenza di genere e gli stereotipi culturali sono ostacoli che limitano la piena affermazione della donna. Pensare ad un mondo diviso per segmenti, dove da una parte ci sono le donne e dall’altra gli uomini, è un errore enorme. E’ insieme che si costruisce una società che dia pieno respiro alle diversità delle leadership, che non sono limiti ma punti di incontro. E’ nelle diversità che le intelligenze producono veri e propri laboratori, dalla mescolanza di vedute e di culture che si passa alla collaborazione fattiva e di merito. Che si costruiscono eccellenze.
Scriviamo il futuro
Oggi non è solo un simbolo di lotta e di speranza. Ogni donna che prende in mano la propria vita è una testimonianza di valore e di potere. Siamo interessanti, curiose, energiche, incredibilmente accoglienti. Siamo sempre in uno stato di avanzamento dei lavori. Abbiamo occhi e pensieri nuovi, una visione altra, fresca ed essenziale. Noi siamo il nostro regalo più grande. E nel frattempo regalateci sempre i fiori, perché fanno bene.
Rossana Titone