La sanità in provincia di Trapani è in una situazione critica. Questo è quanto denuncia il movimento "Uguaglianza per la Sicilia" con un comunicato in cui si evidenziano gravi inefficienze e carenze strutturali nel sistema sanitario locale. La gestione amministrativa, secondo il movimento, sarebbe incapace di garantire servizi adeguati, con conseguenze dirette sulla salute dei cittadini.
Il comunicato di Uguaglianza per la Sicilia
Secondo il movimento, i ritardi nella consegna degli esami istologici rappresentano un problema allarmante, con casi emblematici come quello di Paolo Robino, ex infermiere di Salemi, deceduto dopo aver atteso per quattro mesi l'esito di un referto istologico. Un'altra vicenda riguarda una professoressa trapanese, che ha scoperto di avere un tumore maligno in fase avanzata dopo un'attesa di otto mesi per un esame.
La situazione delle strutture ospedaliere è altrettanto critica. La Corte dei Conti ha evidenziato un grave ritardo nella realizzazione dei posti letto di terapia intensiva rispetto alla programmazione nazionale, aggravato dalla carenza di personale sanitario. Anche la gestione del servizio di radioterapia oncologica è finita sotto accusa: la decisione di chiudere la convenzione con Villa Santa Teresa di Bagheria e di internalizzare il servizio ha, secondo Uguaglianza per la Sicilia, peggiorato la situazione, costringendo molti pazienti a rivolgersi a centri oncologici palermitani e incrementando le liste d'attesa per l'oncologia medica.
Inoltre, il movimento denuncia l'incapacità della provincia di Trapani di trattenere i propri talenti medici, con il caso del dottor Giacomo Urso, giovane medico trapanese che ha dovuto trasferirsi a Palermo per trovare un'adeguata collocazione professionale.
Di fronte a questa situazione, Uguaglianza per la Sicilia chiede un intervento immediato e strutturale da parte delle istituzioni regionali e nazionali per garantire un sistema sanitario efficiente e accessibile a tutti i cittadini.
La replica dell'ASP di Trapani
Alle accuse sollevate dal movimento ha risposto il direttore dell'UOSD di Radioterapia dell'ospedale di Mazara del Vallo, Dr. Pietro Delia, che ha contestato le dichiarazioni di "Uguaglianza per la Sicilia".
"Non è assolutamente vero che il servizio sia disastroso. Dalla data di internalizzazione del servizio, avvenuta il 16 luglio 2024 con la chiusura della convenzione con la clinica Santa Teresa di Bagheria, fino al 31 dicembre 2024 sono state effettuate 6.653 prestazioni tra chemioterapiche e radioterapiche, 290 prime visite, 332 visite di follow-up e 339 visite in terapia. Inoltre, dal 3 febbraio di quest'anno, l'unità operativa ha introdotto un doppio turno di servizio, dalle 08:00 alle 20:30, aumentando il numero di pazienti trattati quotidianamente".
Il dottor Delia ha inoltre affermato che le liste d'attesa per la radioterapia non esistono e che, prenotando oggi tramite il CUP aziendale, il primo posto disponibile è per martedì 11 marzo.
In termini di tecnologia, l'ASP di Trapani ha recentemente acquisito nuove apparecchiature avanzate, tra cui sistemi di dosimetria in vivo e Surface Guided Radiotherapy (SGRT), che migliorano la precisione del trattamento radioterapico e riducono la tossicità. "L'acquisizione di moderne tecnologie dimostra l'impegno dell'ASP per garantire ai pazienti un servizio in linea con i più elevati standard assistenziali" ha concluso il dottor Delia.