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07/03/2025 06:00:00

I ritardi dell'Asp di Trapani. Si accende lo scontro politico

 E alla fine è una guerra politica quella che coinvolge l’ASP di Trapani, al netto di quelli che sono stati i ritardi della refertazione e gli arretrati degli esami istologici, che pesano nella valutazione e nella gestione della macchina organizzativa. Pesano ancora di più sulla pelle dei malati, che in questo quadro desolante vengono strumentalizzati.


Il Presidente della Regione, Renato Schifani, ha convocato un vertice lunedì scorso e ha chiarito aspetti e posizioni, lo ha fatto a muso duro, con un dialogo senza sconti con il Dirigente generale dell’ASP, Ferdinando Croce, e con il Dirigente sanitario, Danilo Greco, alla presenza dell’assessora alla Salute,Daniela Faraoni.
Da quel confronto è venuto fuori un affiancamento della Regione verso l’ASP per smaltire gli arretrati.

I numeri e il piano straordinario
L’impegno assunto dalla Regione è quello di un piano straordinario per abbattere i tempi di attesa nella refertazione dei campioni di anatomia patologica all’Asp di Trapani, è stato deciso a seguito di altra riunione, alla quale oltre all'assessore erano presenti anche i due dirigenti generali Salvatore Iacolino e Giacomo Scalzo, presenti i vertici di alcune Aziende sanitarie e ospedaliere siciliane, chiamate a collaborare per risolvere una situazione la cui particolare gravità nella sua completezza. Sul tavolo, i numeri dell’emergenza: 1.405 campioni del 2024 e 1.908 del 2025 ancora in attesa di refertazione. Il piano coinvolge diverse strutture sanitarie siciliane. L’obiettivo è smaltire l’arretrato entro il prossimo 14 marzo. Già nelle scorse settimane, parte dei campioni era stata affidata a strutture convenzionate, ma ora si passa alla fase decisiva: Asp di Palermo, Catania e Caltanissetta, Villa Sofia-Cervello, Civico, Fondazione Giglio si occuperanno di refertare circa 300 campioni ciascuna entro la scadenza fissata. Il Policlinico di Palermo, già impegnato nel recupero dei referti 2024, si concentrerà invece su questi. Nel corso della riunione è emerso che i tempi medi di refertazione, delle strutture sanitarie coinvolte, variano da 7 a 14 giorni con tempi leggermente più lunghi (max altri 10 giorni) per quei campioni che in base al triage sono classificati come non prioritari.

La politica
La guerra è tutta politica, i due grandi nemici politici di Renato Schifani si chiamano Giorgio Mulè di Forza Italia e Davide Faraone di Italia Viva. Il secondo si prepara alla scalata elettorale per le elezioni regionali, cercando sponda in quelle che sono le opposizioni all’attuale governatore. Quindi un susseguirsi di dichiarazioni che non aggiungono nulla alla questione ASP e refertazione ma che, sostanzialmente, chiedono dimissioni diffuse.
Mulè è più volte intervenuto chiedendo l’intervento di Schifani, in assenza di dimissioni di Croce, quindi con un provvedimento di revoca. Faraone, invece, chiede collaborazione ai medici e ai cittadini, invitandoli a denunciare: “Stiamo raccogliendo testimonianze di medici e pazienti sull’incredibile vicenda dell’ospedale di Mazara del Vallo in provincia di Trapani e sui ritardi degli esami istologici. Stanno, purtroppo, emergendo anche episodi inquietanti di pezzi istologici letteralmente smarriti nel trasporto da Castelvetrano a Trapani. In questi casi i pazienti non avranno i risultati in ritardo di otto mesi come capitato alla signora Maria Cristina Gallo, ma non avranno mai alcun esito. Sempre attraverso delle testimonianze, siamo venuti a sapere che in altri casi, per pazienti che non avevano metrorragie e dopo aver atteso mesi senza biopsia, i medici hanno preferito operare senza esami, al buio. Impediremo qualsiasi insabbiamento teso a garantire la conservazione di dirigenti che, protetti dalla politica, hanno dimostrato la loro totale inadeguatezza a ricoprire un incarico così delicato. Invitiamo cittadini e personale sanitario a denunciare. Renato Schifani e Giorgia Meloni stanno portando il nostro sistema sanitario al livello di quello del Burundi”.
Appare ad occhio nudo che dietro la naturale preoccupazione e la normale verifica di ciò che sta accadendo c’è una batteria politica contro l’attuale governo regionale.

L’ASP continua a lavorare
L’Azienda Sanitaria ha rafforzato l’offerta dei servizi forniti dall’Unità operativa semplice di Radiologia dell’ospedale “Nagar” di Pantelleria, nominando Cristina Cammareri come responsabile della radiologia. Ci saranno due radiologi fissi sull’isola che copriranno in presenza il turno diurno 8-14 e 14-20 con successiva copertura notturna e nei giorni festivi in regime di Pronta Disponibilità h24 per 7 giorni su 7. La nuova strutturazione del Servizio ha permesso di potenziare le prestazioni di diagnostica per immagini, ecografia ,Tac e mammografia con l’apertura pomeridiana a pazienti esterni dal lunedì al venerdì.
L’iniziativa ha l’obiettivo di ridurre i tempi di attesa, rafforzare e potenziare la qualità dei servizi sanitari e socio-sanitari, rendere più equo l’accesso anche per gli utenti che vivono sulle isole


La reazione dei medici
Molti medici sono solidali con l’attuale gestione aziendale, hanno più volte ribadito che mai prima d'ora si era visto un attivismo nelle delibere e una attenzione verso i territori, con la difficoltà di mettere in moto una macchina che è priva di materia prima, cioè medici e infermieri, con concorsi rimasti vuoti, senza alcun partecipante. Il mondo ospedaliero, pur non spingendosi in dichiarazioni firmate con note stampa, non ha mancato di dire la propria su quanto verificatosi.



STUDIO VIRA | 2025-04-09 10:50:00
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