In provincia di Trapani continuano le riunioni per le elezioni provinciali di secondo livello che si terranno il 27 aprile, nonostante ci sia un ricorso pendente innanzi al TAR, con il quale si sia chiesto la sospensione di queste elezioni che non permettono ai cittadini di scegliere i loro rappresentanti. Sostanzialmente è la casta che elegge la casta.
La posizione di FdI
Il partito di Giorgia Meloni vuole giocarsi la partita riproponendo lo schema che ha visto eleggere a Mazara l’attuale sindaco. Salvatore Quinci. Stesso schema, dicono, stessa vittoria. Dunque in atto si registra l’ennesimo scontro tra il segretario provinciale di Fratelli d’Italia e il leghista Mimmo Turano, assessore regionale. Uno scontro che dura da diversi mesi e che parte proprio dalla candidatura di Miceli a sindaco di Trapani, quando la lista di riferimento di Turano, Trapani Tua, ha appoggiato non il candidato di centrodestra ma quello di centrosinistra, Giacomo Tranchida, determinandone la vittoria ma pure malumori regionali.
Il vice coordinatore meloniano, Paolo Torrente, uomo di Gaetano Galvagno, sta già lavorando alle liste. Si vede poco in giro, non rilascia dichiarazioni, passa alla linea operativa, mettendo in moto una classe dirigente nuova e fresca. L’ambizione è grande e non di facile realizzazione. Si potrebbe ipotizzare uno scontro generazionale.
I giovani di FdI chiedono ovviamente un dialogo e non lo scontro ma se necessario non si sottrarranno, perché ritengono che Quinci sia una garanzia per tutti.
Questo scontro Miceli-Turano si è ora spostato sul tavolo provinciale, Fratelli d’Italia punta sulla candidatura a presidente del Libero Consorzio proprio di Salvatore Quinci, mentre Turano converge sul sindaco di Castelvetrano, Giovanni Lentini.
Situazione complicata
Sarà difficile dirimere la controversia che anima i due partiti di centrodestra, una sorta di posizione e contrapposizione che potrebbe vedere anche coinvolti i vertici regionali, ovvero esserci un liberi tutti. Dal canto suo il gruppo dirigente di Fratelli d’Italia in provincia di Trapani consegna un quadro chiaro: l’operazione Mazara è risultata vincente ma, unico partito di centrodestra che ha appoggiato un sindaco con il proprio simbolo di partito e che lo ha consegnato alla vittoria. Nonostante le spaccature del centrodestra, cosa che si potrà replicare per le provinciali vista anche la spaccatura interna a Forza Italia, da una parte il coordinatore provinciale Toni Scilla, dall’altra parte il deputato capogruppo all’ARS Stefano Pellegrino.
La DC
Il partito di Totò Cuffaro non ambisce a posizionare alcuno nella casella di presidente del Libero Consorzio, cerca spazio ad Agrigento o a Palermo, tutto si discute su un piano regionale.