Continua a far discutere a Santa Ninfa la questione sollevata dai consiglieri di opposizione in merito all'affidamento diretto del servizio di affrancatura, raccolta e recapito degli atti del Comune alla Blitz Servizi Postali, società riconducibile a Donato Giglio. L’opposizione, tramite il gruppo consiliare "Insieme per Santa Ninfa", ha puntato il dito sulla presunta inadeguatezza dell'iter seguito dall'amministrazione e sulla figura del titolare dell’azienda, evidenziandone i numerosi precedenti penali.
La polemica si è ulteriormente accesa con la replica ufficiale di Giglio, che respinge le accuse e parla di una campagna diffamatoria orchestrata nei suoi confronti, mentre l’opposizione ha rilanciato, esibendo il certificato penale del diretto interessato, che elenca diverse condanne passate.
L’affidamento e i dubbi dell’opposizione
L'affidamento alla Blitz Servizi Postali è stato concesso nel luglio 2023 dall’amministrazione comunale di Santa Ninfa, senza procedere a una gara pubblica. La decisione ha suscitato forti perplessità tra i consiglieri di opposizione, che hanno presentato un'interrogazione consiliare per chiedere se il Comune fosse a conoscenza dei precedenti penali di Giglio e se tali condanne fossero ostative alla stipula del contratto con la pubblica amministrazione.
A supporto delle loro perplessità, i consiglieri hanno citato le linee guida dell'ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione), che stabiliscono che le pubbliche amministrazioni devono valutare attentamente l’integrità e l’affidabilità degli operatori economici prima di affidare loro appalti o servizi. Secondo l’opposizione, tale verifica non sarebbe stata adeguatamente effettuata nel caso della Blitz Servizi Postali.
Il certificato penale di Donato Giglio
A confermare le preoccupazioni dell’opposizione, i consiglieri hanno diffuso il certificato penale di Giglio, in cui risultano numerosi precedenti, tra cui:
- Emissione di assegni a vuoto
- Rissa
- Lesioni personali
- Resistenza a pubblico ufficiale
- Ingiurie
- Minaccia
- Molestia o disturbo alle persone
- Furto
- Diffamazione col mezzo della stampa
Sebbene alcuni di questi reati siano stati depenalizzati o coperti da benefici di legge, il quadro delineato dall'opposizione resta critico: Giglio ha accumulato una serie di condanne che, secondo i consiglieri, avrebbero dovuto quantomeno far riflettere l’amministrazione prima di concedere l’affidamento.
La replica di Donato Giglio
In risposta alle accuse, Donato Giglio ha inviato una nota ufficiale alla nostra redazione, in cui difende la propria posizione e respinge al mittente le contestazioni. Giglio definisce l’intera vicenda una "campagna diffamatoria" orchestrata contro di lui, dichiarando che le sanzioni subite sono legate alla sua attività sindacale e non precludono la legittimità della sua azienda.
"Ogni sanzione subita nella difesa dei lavoratori, per me non è una vergogna ma una medaglia!" ha affermato Giglio, sostenendo di aver agito sempre nell'interesse dei diritti dei dipendenti. Inoltre, ha precisato che non è mai stato destinatario di interdizioni da parte di un magistrato di sorveglianza e che la Blitz Servizi Postali è una società di capitali, senza un titolare unico.
Sulle contestazioni legate all’articolo 80 del Codice degli Appalti, Giglio ha ribadito di non avere mai subito condanne per reati che impediscono la partecipazione agli appalti pubblici, come quelli legati alla mafia o a false dichiarazioni.
Giglio ha inoltre dichiarato di aver dato mandato ai propri legali per procedere contro chi ha diffuso informazioni che ritiene false e diffamatorie.
La questione della trasparenza negli affidamenti pubblici
A prescindere dalle repliche di Giglio, la vicenda apre un dibattito più ampio sulla trasparenza e sulla moralità negli affidamenti pubblici, specialmente quando si tratta di procedere senza una gara d’appalto. L’opposizione accusa l’amministrazione di aver agito senza le dovute verifiche, mentre il diretto interessato ribatte parlando di una manovra politica ai suoi danni.
Ora la palla passa all’amministrazione comunale di Santa Ninfa, che dovrà fornire spiegazioni dettagliate sulla procedura adottata e sulla valutazione della società affidataria. Intanto, la vicenda sembra tutt’altro che chiusa e si attende l’evoluzione della querelle legale annunciata da Giglio.
Resta da vedere se il Comune rivedrà la sua scelta o se confermerà l’affidamento alla Blitz Servizi Postali, nonostante le critiche e le richieste di revoca da parte dell'opposizione.