Primo tempo abulico, secondo d'assalto, soprattutto nei minuti finali, ma, alla fine, il Trapani torna dalla trasferta sul campo dell'Audace Cerignola con una sconfitta per 1-0 che non fa altro che aumentare i rimpianti per quello che poteva essere e che non è stato.
Il Trapani cercava il risultato e la prestazione in grado di rilanciarlo per la parte finale della stagione, invece, esce ancora una volta ridimensionato perché è mancata proprio la prestazione.
Contro l'Audace Cerignola il Trapani ha sofferto soprattutto nel primo tempo, incassando il gol che ha deciso la partita al 6' su calcio di rigore e soffrendo i padroni di casa soprattutto per una inferiorità numerica in mezzo al campo anche per via dell'assenza di Carraro.
I pugliesi sono partiti più determinati e hanno subito beneficiato di un rigore concesso dal direttore di gara per un fallo di Silvestri su D'Andrea.
Ad incaricarsi dell'esecuzione è Capomaggio che tira una botte forte e tesa sotto alla traversa, sbloccando subito il punteggio e rendenso subito in salita la partita del Trapani.
I granata hanno faticato tanto, non riuscendo a produrre grandi azioni con Ciuferri e Anatriello sotto le aspettative, mentre l'unico a salvarsi è stato Piovanello con, poi, tanti errori di impostazione e piccole disattenzioni che potevano rilevarsi determinanti.
Nella ripresa l'allenatore Torrente lascia negli spogliatoi proprio Ciuferri e Anatriello, inserendo Zak Ruggero e Stensrud, il giustiziere del Messina e, passando al 4-4-2, il Trapani ritrova il giusto equilibrio.
La partita è più equilibrata, anche se le occasioni da rete continuano a latitare, fino ai minuti finali, quando c'è il sussulto finale dei granata, vicinissimi al pareggio con Stensrud che raccoglie una ribattuta e calcia al volo, mandando però la sfera di poco a lato.
Finisce 1-0 per l'Audace Cerignola e per il Trapani è un boccone amaro, perché la squadra continua a sembrare perennemente alla ricerca di se stessa, non riuscendo a giocare come vorrebbe, evidenziando dei limiti, caratteriali e tecnici, praticamente la costante di questa stagione.