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01/03/2025 17:00:00

Scontro Meloni-Macron: il viaggio segreto da Trump e il futuro dell’UE

Durante il collegamento tra i leader europei, Giorgia Meloni ha rivolto un duro interrogativo a Emmanuel Macron: "A che titolo sei andato da Trump?" Il nodo della questione riguarda l’incontro a Washington, in cui si è discusso del cessate il fuoco in Ucraina. "Le iniziative dovrebbero essere condivise da tutti", ha ribadito la premier italiana.

Macron ha risposto sostenendo di aver "rappresentato soltanto la Francia", ma Meloni ha contestato la sua posizione, sottolineando che simili iniziative dovrebbero essere preventivamente concordate con tutti gli Stati membri dell’UE. Inoltre, la presidente del Consiglio italiano non ha gradito l’attivismo di Londra e Parigi sul piano del “boots on the ground”, ovvero l’eventuale invio di truppe sul terreno in Ucraina. Tuttavia, Francia e Regno Unito sembrano determinate a mantenere questa posizione.

Ma perché Macron è andato da Trump? Diverse motivazioni possono spiegare la sua visita negli Stati Uniti:

Il peso geopolitico della Francia: Parigi siede nel Consiglio di Sicurezza dell’ONU con diritto di veto e possiede un arsenale nucleare.
Il riavvicinamento tra Russia e Stati Uniti: Nonostante l’invasione dell’Ucraina da parte di Putin, si intravedono segnali di distensione tra Mosca e Washington, specie dopo l’elezione del tycoon, noto per i suoi trascorsi giudiziari.
Gli interessi economici di Trump: Il presidente americano punta a sfruttare Kiev, anche attraverso una politica di dazi favorevole ai suoi interessi.
Il ruolo strategico dell’Europa: Macron ha voluto ribadire che l’UE ha finanziato il 60% della difesa di Kiev, senza chiedere in cambio lo sfruttamento delle terre rare.
L’argine alla Cina: L’alleanza tra Stati Uniti e Unione Europea è fondamentale per contrastare l’espansione cinese.
Il rapporto privilegiato con Londra: Macron ha lavorato per rafforzare la collaborazione con il Regno Unito post-Brexit, piuttosto che con l’Ungheria di Orbán, grazie a una vicinanza politica che potremmo definire "affinità elettive", citando Goethe.
Il messaggio di Giuliani all’Italia: Rudy Giuliani, amico di Trump, ha detto al viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli che “per Trump l’Italia è una cosa, l’Europa un’altra”, segnalando quindi una frattura nelle relazioni transatlantiche.
Infine, c’è anche una questione di prestigio personale: Macron, diversamente da Giorgia Meloni, non era stato invitato alla cerimonia di insediamento del tycoon.

Bastano questi elementi a spiegare il viaggio del presidente francese? La domanda, naturalmente, è retorica.

Vittorio Alfieri

 



L'Alfiere | 2025-04-22 16:00:00
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