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28/02/2025 20:10:00

Santanchè, il tacco 12, le polemiche. Quando la realtà che supera la fantasia

Quando la realtà supera la fantasia. La Camera dei deputati dallo scranno dove hanno preso posto, Aldo Moro, Pietro Nenni, Sandro Pertini è stato il palcoscenico di un'indegna difesa sulla mozione di sfiducia che la riguardava della ministra del turismo Daniela Santanchè nata Garnero.

L'istanza dopo lo spettacolo a cui si è assistito, come previsto ha avuto esito negativo. Si riportano i passaggi più salienti della sua arringa: "Io sono l’emblema di tutto ciò che detestate, lo rappresento plasticamente […] Sono una donna libera, porto i tacchi da 12 centimetri, ci tengo al mio fisico, amo vestirmi bene", aggiungendo "Sono anche quella del Twiga e del Billionaire, che voi tanto criticate, -ma- sono aziende che danno posti di lavoro, alla quale telofonate per essere ospitati, ma siccome sono una signora anche se non lo pensate, preferisco il silenzio". La pitonessa ha risposto anche alle critiche fatte nel fine settimana da Francesca Pascale,ex compagna di Silvio Berlusconi, che in un’intervista l’aveva definita "falsa, come le sue borse", in questi termini: "sì, ho una collezione di borse, è chiaro? Ma mio padre, che era l’ottavo figlio di contadini, mi ha insegnato una cosa, che si ruba solo quello che si nasconde e io non ho nulla da nascondere". Poi "Non riuscirete mai a farmi diventare come voi o pensare come voi, avrò sempre il tacco a spillo, il sorriso sulle labbra, sarò battagliera, perché sono felice di vivere", sostenendo che chi la critica non vuole "combattere la povertà", ma "la ricchezza".

Per essere più credibile dopo aver chiesto le dimissioni finanche del guardiano del faro della Vittoria di Trieste si è scusata per averle richieste in passato di altri colleghi tra cui Renzi, Lucia Azzolina e Conte dicendo: "Non potevo comprendere la -loro- sofferenza".Ha capito bene quando riferire al parlamento bugie, affermando che non era indagata per poi essere rinviata a giudizio per falso in bilancio. Ostentare la ricchezza quando si è in attesa se sarà sottoposta a processo per truffa allo stato,che oltre d'inopportunismo politico manifesta assenza di sensibilità anche nei confronti degli elettori di Fratelli d’Italia. Lei si definisce una donna libera, infatti rappresenta plasticamente la libertà, a 21 anni sposa Paolo Santanchè, chirurgo estetico ed è impiegata con compiti amministrativi nella società del marito; nel 1995 si separa, di cui mantiene il cognome a seguito di un accordo giudiziale, scegliendo liberamente l'identità dell'ex coniuge. Si conclude che nell'esercizio delle funzioni pubbliche necessita sobrietà. Ma a Pirandello era chiaro già nel "Il fu Mattia Pascal"e in "Sei personaggi in cerca d'autore", la realtà supera di gran lungo la fantasia perché "la realtà, a differenza della fantasia, non si preoccupa di essere verosimile perché è vera".


Vittorio Alfieri