La Procura della Corte dei Conti ha avviato un procedimento contro l'ex senatore di Forza Italia Antonio D'Alì, già sottosegretario agli Interni e attualmente detenuto a Milano, per un presunto danno erariale di quasi due milioni di euro. L'atto di citazione nei suoi confronti si evince dalla relazione del procuratore Maurizio Zingale presentata oggi, nell'ambito dell'inaugurazione dell'anno giudiziario della Corte dei Conti.
Le motivazioni del procedimento
L'azione della magistratura contabile prende spunto dalla condanna definitiva di D'Alì per concorso esterno in associazione mafiosa, emessa nel 2022 in Cassazione. Secondo i magistrati, il danno patrimoniale contestato sarebbe legato alle conseguenze di questa condanna, che avrebbe comportato un grave pregiudizio per l'amministrazione pubblica.
Nel documento presentato dalla Corte dei Conti si fa riferimento alla presunta connivenza di D'Alì con ambienti mafiosi e al conseguente impatto sulle istituzioni e sul corretto funzionamento della pubblica amministrazione.
Il processo a D'Alì: la condanna definitiva
L’ex senatore è stato condannato definitivamente nel 2022 a sei anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa. Secondo le sentenze, D'Alì avrebbe favorito Cosa nostra trapanese per anni, instaurando rapporti con esponenti di rilievo del clan e utilizzando la sua influenza politica per agevolare gli interessi mafiosi.
Durante il processo, è emerso che D'Alì avrebbe messo a disposizione il proprio potere politico per facilitare investimenti e affari legati a Cosa nostra, in particolare nel settore immobiliare e degli appalti pubblici.
Le prossime tappe
Ora la Procura siciliana della Corte dei Conti ha quantificato il danno economico che l'ex senatore avrebbe arrecato allo Stato in 1.870.719,30 euro e ha avviato, con l'atto di citazione, l'iter per ottenere il risarcimento.

L'ex politico di Trapani, una volta figura di spicco di Forza Italia, si trova attualmente in carcere a Milano, dove sta scontando la sua condanna definitiva. Nel frattempo, la vicenda giudiziaria si arricchisce di un nuovo capitolo con questa richiesta di risarcimento da parte della magistratura contabile, che punta a recuperare il presunto danno patrimoniale.