A Mazara si è tenuta la conferenza stampa organizzata da Cittadinanza Attiva e dal Tribunale dei diritti del malato per fare il punto sullla sanità nella città del Satiro. Ma soprattutto perchè congiuntamente hanno presentato un esposto alla Procura di Marsala per la salvaguardia della salute del personale sanitario, dei pazienti del reparto di Medicina generale dell’ ospedale Abele Ajello.
Lamentano la mancanza di adeguato personale sanitario, creando quindi “rischiose criticità che destano forte preoccupazione ...ai malati, alle famiglie, ai sanitari stessi e a tutta la città, compresa la popolazione dei paesi vicini che si appoggiano al nosocomio mazarese”.
Più volte, sostengono, hanno contattato “Il Capo Dipartimento Area Medica ASP Trapani, per un risolutivo intervento atto a porre rimedio ad una situazione organizzativa inspiegabile che causa estreme e incredibili criticità, segnatamente per la carenza di Dirigenti medici nel Reparto di Medicina Generale. Non avendo ricevuto alcun riscontro alla nostra richiesta, abbiamo considerato necessario e ineludibile rivolgerci alla Procura presso il Tribunale di Marsala”.
Durante la conferenza stampa i presenti e il dottore Cocò Di Giovanni hanno sottolineato che ci sono in dotazione al reparto di Medicina generale solo 3 medici: un facente funzione, uno specializzando, un medico di ruolo, mentre in altri nosocomi i medici sono in numero superiore.
Non è mancata la preoccupazione per il futuro dell’ospedale di Mazara, specie per la radio terapia: “Abbiamo anche la consapevolezza che il reparto viene attivato per un bacino di utenza per 600 mila cittadini, quando Trapani avrà la sua radio terapia quella di Mazara che fine farà?”.
Ad oggi c’è un gruppo di lavoro, indipendente, apartitico e non direttamente interessato, che vuole andare oltre le logiche del campanilismo ma che a Castelvetrano è già a lavoro mentre pare che a Mazara non sia ancora stato creato.
La domanda che si fanno è: “Chi decide quali poli specialistici creare e dove devono essere allocati?”.
Quello che appare un pò scollato dalla narrazione è che il Tribunale dei diritti del malato e cittadinanza attiva non hanno interloquito mai con il Direttore generale dell’ASP, non hanno mai chiesto un incontro per capire quale fosse anche l’impianto della rete ospedaliera, in lavorazione.
La replica del Direttore generale dell'Asp di Trapani
Contattato il vertice dell’ASP di Trapani, Ferdinando Croce, ha commentato così: “Sono sorpreso sia dell’esposto che della conferenza stampa, non ho mai ricevuto inviti al dialogo o al confronto, a cui non mi sono mai sottratto, per aspetti che riguardano la sanità mazarese, sulla quale c’è la massima attenzione e il massimo impegno. Mi riservo, dopo avere preso visione dell’esposto, eventuali azioni legali a tutela dell’Azienda che rappresento”.