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26/02/2025 08:01:00

Donna morta a Marsala, eseguita l'autopsia

È stata eseguita l’autopsia sul corpo di Anna Peralta, la donna di 80 anni morta nei giorni scorsi a Marsala, in seguito alle gravi lesioni interne riportate dopo le percosse subite dal figlio Girolamo Peraino, attualmente in carcere con l’accusa di omicidio preterintenzionale.

L’esame autoptico, condotto dai medici legali dell’Istituto di Medicina Legale di Palermo, nominati dal sostituto procuratore di Marsala, sarà determinante per stabilire con certezza le cause della morte. Il medico legale di fiducia dell’indagato, Paolo Procaccianti, ha assistito all’esame. I risultati definitivi arriveranno tra circa 45 giorni.

Le cause del decesso
 La donna sarebbe morta a seguito di una grave emorragia interna, causata dalla rottura della milza, che ha reso necessario un delicato intervento chirurgico all’ospedale Paolo Borsellino di Marsala. I medici non hanno avuto dubbi: il decesso non è avvenuto per avvelenamento da farmaci, come inizialmente ipotizzato, ma per le gravi lesioni interne subite. Anna Peralta, dopo le violenze subite, avrebbe ingerito 15 compresse di Tachipirina, forse in un tentativo disperato di farla finita. Tuttavia, la conferma della dinamica della morte arriverà solo con i risultati definitivi dell’autopsia.

Girolamo Peraino rimane in carcere
Nel frattempo, il figlio della vittima, Girolamo Peraino, resta in carcere a Trapani, dopo la convalida del fermo da parte del GIP di Marsala. Il 51enne, con problemi di tossicodipendenza, ha negato di aver mai toccato la madre, sostenendo di aver distrutto la casa al culmine di una lite violenta, ma senza colpire la donna. Tuttavia, la ricostruzione fatta dai medici dell’ospedale Paolo Borsellino e dagli inquirenti sembra andare in una direzione opposta. Le indagini, condotte dai carabinieri della compagnia di Marsala su disposizione della Procura locale, hanno evidenziato che la vittima avrebbe subito percosse violente nei giorni precedenti al ricovero.

L’abitazione sotto sequestro
La villetta di via Oberdan, in cui madre e figlio vivevano, è stata posta sotto sequestro. Quando i carabinieri sono entrati nell’appartamento, hanno trovato l’abitazione devastata, con mobili distrutti e segni evidenti della furia scatenata da Peraino.

Le indagini proseguono per ricostruire con esattezza gli ultimi giorni di vita di Anna Peralta e accertare ogni dettaglio della vicenda. I risultati dell’autopsia, attesi tra 45 giorni, forniranno gli elementi conclusivi per stabilire eventuali ulteriori responsabilità a carico dell’indagato.