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26/02/2025 20:00:00

"Quella in Ucraina è una guerra di libertà o un supermercato?"

 È una guerra di libertà o un supermercato? La riflessione sorge a tre anni dall'invasione dell'Ucraina da parte di Putin e dei suoi accoliti, e dopo due risoluzioni approvate all'ONU che hanno diviso gli Stati Uniti e il fronte europeo sul conflitto.

La prima, presentata da Kiev con il sostegno dell'UE, chiede l'immediato ritiro delle forze russe dal territorio ucraino, condanna l'aggressione russa e sottolinea la necessità di rispettare la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina. Questo testo ha ricevuto 93 voti a favore, 65 astensioni e 10 voti contrari, tra cui quelli di Washington, Mosca, Budapest, Pyongyang e Gerusalemme. La Cina si è astenuta.

La seconda risoluzione, presentata dagli Stati Uniti e intitolata Path to Peace, chiedeva in poche righe una rapida fine del conflitto, sollecitando "una pace duratura" tra Mosca e Kiev. Tuttavia, è stata modificata con due emendamenti presentati da Parigi per conto dell'Unione Europea e co-sponsorizzati dall'Italia: il primo chiede "una pace giusta, duratura e complessiva tra Ucraina e Federazione Russa", in linea "con la Carta dell'ONU e i principi di sovranità, eguaglianza e integrità territoriale degli Stati"; il secondo riafferma l'impegno per "la sovranità, l'indipendenza, l'unità e l'integrità territoriale dell'Ucraina all'interno dei suoi confini internazionalmente riconosciuti, comprese le acque territoriali". Su questo testo, sia gli Stati Uniti che l'Ungheria di Viktor Orbán si sono astenuti.

Proprio la questione della conservazione del territorio è al centro delle attuali trattative tra USA e Russia, con l'emarginazione dell'UE e l'esclusione dei legittimi proprietari della terra: gli ucraini.

Un avviso ai sostenitori di Trump e del diritto di proprietà, principio tanto decantato dai liberali alla Salvini, Capezzone, Gonzato e persino dal docente universitario Ugo Mattei: questo diritto dovrebbe essere riconosciuto a tutti, non a corrente alternata.

Il grande magazzino che Donald e Vladimir sembrano desiderare di saccheggiare è quello delle terre rare, il nuovo Eldorado. Dopo quasi 1.100 giorni e oltre 300.000 vittime, i "grandi" della Terra stanno riducendo l'Ucraina a un supermercato.

Vittorio Alfieri