La sezione Anpi "Comandante Petralia" di Mazara del Vallo ha commemorato l'80° anniversario dell'eccidio di Barbania, in Piemonte, in cui il 21 febbraio 1945 furono fucilati per mano fascista 10 partigiani delle brigate Garibaldi. Tra i 10 partigiani vi era anche il mazarese Salvatore Giovanni Modica.
Sabato 22 febbraio, una delegazione dell'Anpi Mazara-sezione Comandante Petralia si è recata in via Bartolomeo Cremona, angolo via Torino, dove abitava la famiglia Modica e da dove il giovanissimo Giovanni partì e si arruolò come volontario nell'esercito per poi ritrovarsi a un bivio che lo portò a scegliere di percorrere la strada della Resistenza.
La presidente dell'Anpi Mazara, Tiziana Giacalone, nel rendere omaggio con commozione e gratitudine a Giovanni Modica e agli altri concittadini che aderirono alla Resistenza e alla lotta partigiana, ha sottolineato l'importanza di fare memoria come impegno civico, ricordando che quest'anno ricorre l'80° anniversario della liberazione dell'Italia dal nazifascismo. Ha inoltre ribadito che l'Associazione continuerà a impegnarsi per trasferire ai giovani i valori della Resistenza.
Mariella Titone, tesserata Anpi, ha curato e letto la prima parte di un approfondimento dedicato al partigiano Giovanni Modica. La madre, Barracco Giuseppa, e le sorelle, Giovanna e Mattia, dopo la morte del padre, Vito, facevano affidamento sull'unico figlio maschio. Ma Giovanni, vinte le resistenze della famiglia, partì per il fronte e non tornò più da vivo. Dopo una serie di sollecitazioni, finalmente nel 1952 il suo corpo fu traslato a Mazara dentro uno scatolone di scarpe e portato in corteo dalla stazione direttamente nella chiesa Maria SS. delle Grazie dove fu celebrato il funerale.
L'evento di commemorazione è stato un'occasione per rinnovare il ricordo di un giovane che sacrificò la propria vita per la libertà e la giustizia, testimoniando il valore eterno della lotta per la democrazia e i diritti umani.