Un passo deciso per garantire un utilizzo efficace dei fondi europei destinati alla Sicilia. Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha convocato un vertice a Palazzo d’Orleans per affrontare le criticità legate all’attuazione del programma di spesa del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) per gli anni 2025 e 2026.
Alla riunione hanno partecipato gli assessori alle Infrastrutture, Alessandro Aricò, all’Energia, Roberto Di Mauro, all’Istruzione, Mimmo Turano, all’Ambiente, Giusi Savarino, e alla Salute, Daniela Faraoni, insieme al dirigente generale del dipartimento Programmazione, Vincenzo Falgares. Il principale risultato dell’incontro è stata la decisione di istituire un gruppo di lavoro dedicato al monitoraggio continuo dello stato di avanzamento della spesa, con l’obiettivo di individuare soluzioni per accelerare le procedure.
L’urgenza di un intervento mirato nasce dalle difficoltà nella gestione di circa 700 milioni di euro: 200 da impiegare entro il 2025 e 500 nel 2026. La lentezza burocratica rappresenta un ostacolo significativo alla regolare esecuzione dei piani di spesa, con il rischio concreto di disimpegno delle risorse.
Il presidente Schifani ha ribadito la necessità di una maggiore attenzione da parte degli assessori e dei dirigenti generali coinvolti: «Gli assessori e i dirigenti generali dei dipartimenti coinvolti saranno chiamati a prestare maggiore attenzione, a superare le lentezze burocratiche che stanno rallentando la regolare esecuzione dei piani di spesa e a profondere il massimo sforzo per impedire il disimpegno delle risorse. Sull’impiego dei fondi europei si gioca una grande partita per lo sviluppo della Sicilia. Ulteriori ritardi ed esitazioni non saranno più consentiti».
La task-force, che si insedierà nei prossimi giorni, risponderà direttamente alla Presidenza della Regione, assicurando un controllo costante sull’iter di utilizzo dei fondi e adottando misure tempestive per superare gli ostacoli burocratici.
Con questa iniziativa, il governo regionale punta a garantire che le risorse europee vengano sfruttate appieno per lo sviluppo economico e infrastrutturale della Sicilia, evitando sprechi e ritardi che potrebbero compromettere importanti progetti per il territorio.