19,30 - Un drammatico caso di violenza familiare scuote Marsala. Un uomo di 51 anni è stato arrestato con l’accusa di omicidio preterintenzionale per la morte della madre convivente. Il provvedimento di fermo, emesso dalla Procura della Repubblica di Marsala, è stato eseguito dai Carabinieri della Compagnia di Marsala.
Cosa è successo?
La vicenda ha avuto inizio alcuni giorni fa, quando la donna era stata ricoverata all’ospedale Paolo Borsellino di Marsala per un presunto avvelenamento da farmaci. Tuttavia, le indagini condotte dai militari dell’Arma hanno portato a una svolta inquietante: la causa del decesso sarebbe riconducibile a gravi lesioni provocate dalle percosse subite dal figlio nei giorni precedenti al ricovero.
Secondo quanto emerso, la situazione in casa sarebbe stata caratterizzata da un’escalation di violenze, fino al tragico epilogo. Il 51enne avrebbe inferto colpi alla madre, culminati con una caduta dal balcone che ne ha aggravato irrimediabilmente le condizioni.
L’arresto e le prossime fasi del procedimento
Il fermo dell’indagato è stato disposto sulla base delle risultanze investigative raccolte dalla Procura, che ha ritenuto sussistenti gravi indizi di colpevolezza. L’uomo è stato tradotto presso il carcere di Trapani, in attesa dell’udienza di convalida che sarà decisa dal GIP del Tribunale di Marsala nei prossimi giorni.
Nel frattempo, le indagini preliminari sono ancora in corso per chiarire ulteriormente la dinamica dell’accaduto e raccogliere tutti gli elementi necessari per definire il quadro accusatorio.
Presunzione di innocenza
È doveroso ricordare che, nonostante le accuse, il 51enne è attualmente indiziato di reato e la sua colpevolezza potrà essere accertata solo con una sentenza definitiva, nel rispetto del principio costituzionale di presunzione di non colpevolezza.
18,00 - Un uomo è stato fermato dai carabinieri di Marsala perché sospettato dell’omicidio della madre. La donna è morta questa mattina, dopo essere precipitata da un balcone della sua abitazione in via Guglielmo Oberdan, alla periferia della città.
Gli inquirenti ipotizzano che la donna possa essere stata spinta dal figlio e lo hanno interrogato per diverse ore.
L’indagine è coordinata dal procuratore Fernando Asaro con due sostituti.
Il giudice delle indagini preliminari dovrà esprimersi sul fermo nelle prossime ore. Massimo riserbo sulla vicenda.