Si è concluso il procedimento dell'Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato (AGCM) nei confronti dell'Ente Acquedotti Siciliani (EAS) in liquidazione coatta. Come ampiamente previsto, l'iter si è chiuso con una pesante sanzione per l'ente, seppur ridotta a causa della sua precaria situazione finanziaria.
L'AGCM ha inizialmente stabilito una multa da 600mila euro per l’EAS, ma ha poi deciso di ridurla a 100mila euro proprio in considerazione delle difficoltà economiche dell'ente in liquidazione. Questo provvedimento è arrivato al termine di un'ulteriore indagine avviata dall'AGCM con il provvedimento 31310 del 30 luglio 2024, su segnalazione di Federconsumatori Sicilia del 29 aprile 2022. La sanzione si aggiunge a quelle già inflitte all’EAS da AGCM e ARERA, che complessivamente ammontano a circa 1,2 milioni di euro.
Il cuore della questione riguarda la prassi dell'EAS di richiedere il pagamento di bollette ormai prescritte. L’ente continua a esigere dai suoi ex utenti il saldo di fatture emesse oltre due anni prima, basandosi su un’interpretazione della normativa che è stata ripetutamente smentita da diverse sedi giudiziarie, tra cui giudici di pace, tribunali ordinari e, infine, la stessa AGCM.
Federconsumatori Sicilia ha più volte denunciato questa pratica, presentando esposti che hanno portato a ripetute condanne nei confronti dell’EAS. L’ultimo pronunciamento dell’AGCM, avvenuto a fine luglio 2024, ha nuovamente bocciato l’operato dell’ente, portando all’ennesima multa.
"Ci chiediamo - commenta Alfio La Rosa, presidente di Federconsumatori Sicilia - per quale motivo l’EAS continui a sostenere questa interpretazione palesemente errata della normativa sulla prescrizione breve delle bollette dell’acqua. Tutto il problema, tra l’altro, deriva dal fatto che l’EAS non fornisce né la lettura dei contatori dell’acqua né un calcolo dei consumi verificabile dall’utente, perpetrando una scelta assolutamente incomprensibile".
La vicenda solleva ancora una volta il tema della tutela dei consumatori nei confronti di enti che, nonostante ripetuti richiami e sanzioni, continuano a portare avanti pratiche irregolari. Federconsumatori Sicilia ribadisce il proprio impegno nel contrastare ogni forma di abuso e invita tutti i cittadini coinvolti a segnalare eventuali irregolarità per tutelare i propri diritti.
LA REPLICA. In relazione all'articolo pubblicato in data 19/02/2025, nel rispetto della verità e considerato che le notizie riportate nello stesso risultano non rispondenti al vero e ingiustamente lesive del diligente operato dell'Ente Acquedotti Siciliani in liquidazione coatta amministrativa, si precisa quanto segue.
Il procedimento avviato dall'Autorità Garante per la concorrenza e il Mercato (AGCM), per asserite condotte scorrette che sarebbero state poste in essere dall'Ente, si è concluso con la sentenza del Consiglio di Stato n. 862 del 4/02/2025, che, ad ogni buon fine, si allega, la quale ha annullato tutti gli atti adottati dalla predetta Autorità ritenendoli illegittimi e dichiarando nulla la sanzione inflitta in primo grado di giudizio, pari ad € 500.000,00.
La predetta sentenza, nello stigmatizzare il comportamento dell'Autorità, anche alla luce dell'ordinanza della Corte di Cassazione (Cass., sez. I, ord. 29 maggio 2024, n. 15102), conferma:
che l'Ente ha operato correttamente e diligentemente;
che le fatture emesse non sono prescritte, poiché non rientranti nel regime prescrizionale breve, diversamente da come sostenuto ripetutamente dall'AGCM e dall'ARERA negli atti adottati.
L'Ente, oggi in liquidazione coatta amministrativa, che non gestisce già dal 02/01/2020 il servizio idrico, pertanto, così come riportato nel corpo della sentenza in parola, non "... porta avanti pratiche irregolari...", limitandosi, invece, nel rispetto dei creditori, a recuperare i propri crediti.
Peraltro, ad oggi, le vertenze avverso l'EAS in lca, sia esse di primo che di secondo grado, alla luce della recentissima giurisprudenza, si concludono tutte in favore di quest'ultimo.
Tanto si deve a rettifica delle fuorvianti informazioni diramate da qualche associazione dei consumatori, a tutela dei cittadini coinvolti, onde evitare inutili conteziosi con connessi ingiustificati aggravi di spese.
Il Commissario Liquidatore
Dott. Vincenzo Marchingiglio