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30/01/2025 06:00:00

Una vecchia nuova chiesa per Marsala. Oggi riapre al culto il Carmine

 Prima era la sede della biblioteca comunale, poi dell'archivio. Adesso, dopo 82 anni torna ad essere una chiesa.

Dopo 82 anni, la Chiesa Maria SS. Annunziata di Marsala tornerà a essere un luogo di culto. La cerimonia di riapertura si terrà oggi giovedì 30 gennaio alle ore 18:30, con la celebrazione eucaristica presieduta dal Vescovo monsignor Angelo Giurdanella.

Questa storica chiesa, situata in Piazza del Carmine, ha avuto una lunga storia di trasformazioni, ospitando nel tempo la Biblioteca Comunale e successivamente l'Archivio Storico del Comune di Marsala.

Un luogo di fede e cultura, tra storia e rinascita

La chiesa della Madonna Annunziata era parte di un complesso conventuale costruito dai frati carmelitani, probabilmente tra il XIII e il XIV secolo. La sua struttura ha subito numerose modifiche nel corso dei secoli:

  • Nel XVI secolo fu edificata una torre campanaria a base ottagonale;
  • Nel 1650, la facciata fu arricchita da un portico con un secondo ordine murato e finestrato, mentre l’impianto interno venne ridisegnato con una navata unica;
  • Nel 1745, durante lavori di consolidamento, la torre crollò e fu ricostruita dall’architetto Giovanni Biagio Amico, che ne mantenne le proporzioni originali, adattandola però allo stile tardo barocco dell’epoca.

 

I bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale e il recupero

L'11 maggio 1943, durante un bombardamento alleato, la chiesa subì gravi danni. Successivamente, grazie all’impegno dell’arciprete monsignor Andrea Linares, il tetto venne ricostruito, salvando l’edificio dalla rovina. Tuttavia, nel 1979, la chiesa smise di essere un luogo di culto e venne adibita prima a Biblioteca Comunale e poi a Archivio Storico.

Ora, dopo decenni, la chiesa torna alla sua funzione originaria, ospitando ogni giorno, dal lunedì al sabato, la Santa Messa alle ore 7:30.

Un evento significativo per la comunità marsalese

La riapertura della Chiesa di Piazza Carmine rappresenta un momento di grande importanza per la città di Marsala. Oltre a essere un luogo di preghiera, è anche un simbolo della storia e della cultura della città, testimone delle vicissitudini e delle trasformazioni che hanno attraversato il territorio marsalese negli ultimi secoli.

L’evento oggi, giovedì 30 gennaio,  segnerà quindi un ritorno alle origini, restituendo alla comunità un luogo di fede e memoria.

 

UN PO' DI STORIA. Sull’arrivo in città dei frati dell’ordine Carmelitano si sa poco. È certo che alla fine del XIII secolo, erano già certamente in Sicilia occidentale: sembra siano giunti nel 1224 e a partire dal 1315 realizzarono la chiesa e il loro convento fuori le mura a Marsala, divenuto polo di attrazione e meta di pellegrinaggi in onore della Madonna detta di Trapani. La chiesa (insieme al Convento, oggi sede dell’Ente mostra di pittura, e alla torre campanaria) resta una delle opere architettoniche di primario interesse culturale della città. La sua bellezza e originalità si apprezzano già dalle volte a crociera che si possono ammirare nel portico antistante l’ingresso. Questo è di stile rinascimentale, lo stesso delle finestre che si trovano a primo piano della chiesa. Quello che si può visitare oggi è il luogo di culto rimaneggiato in età barocca, sempre a opera dei frati carmelitani: navata unica coperta da un dammuso lunettato e, ai lati, alte finestre sugli arconi che individuano le cappelle.

Il campanile annesso alla chiesa è stato definito dal Marchese di Villabianca come «una  delle meraviglie della Sicilia». In epoca antica è stato considerato uno dei monumenti più belli e insoliti dell’isola. Secondo le testimonianze scritte dal Marchese, quando il campanile suonava “a mortorio” si muoveva, facendo paura a chi si trovava all’interno. Oggi il campanile è privo delle campane ma resta uno dei monumenti più attrattivi della città. A base ottagonale colpisce la sua scala elicoidale in pietra arenaria. Originale è la sua cupola ricoperta da mattoni verdi. Costruito nel 1513, fu restaurato nel 1684 e crollò il 27 luglio 1745 durante i lavori di consolidamento. Il progetto di ricostruzione porta la firma dell’architetto trapanese Giovan Biagio Amico che mantenne l’originario disegno. I lavori furono completati nel 1748. Oggi dalla sommità del campanile, tramite alcune finestre, è possibile ammirare il panorama sul centro storico della città di Marsala.



Religioni | 2025-02-17 18:11:00
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