
Diga Trinità, Mit e Regione hanno deciso come procedere. Ma i tempi saranno lunghi
Articoli Correlati:





Mentre l’acqua scorre, e la diga si svuota, gli agricoltori temono per l’estate. Salvini pensa ad un commissario. Ma si rischia di avere tempi lunghi, e incerti, per mettere in sicurezza la diga Trinità. Ieri c’è stato un incontro tra Regione e Ministero, ne è venuto fuori che ci vorrà un mese per capire come agire, dopo anni di immobilismo.
Da giorni, alla velocità di 1,5 metri cubi al secondo, la diga si sta svuotando. Dovrà scendere a 50 metri sul livello del mare. Significa che resterà poco più che una pozzanghera per permettere ai pesci di sopravvivere. Ma di fatto, la diga non conterrà più acqua necessaria per soddisfare il fabbisogno degli agricoltori della zona. Il ministero delle Infrastrutture, guidato da Matteo Salvini, ha disposto nelle scorse settimane lo svuotamento dopo che è stato constatato che la Regione non ha fatto i lavori necessari per rendere sicura l’infrastruttura. Si tratta di una diga costruita negli anni ‘50, e che è soggetta a rischi sismici e idrogeologici. Per questo di anno in anno è stata ridotta la capacità di invasare l’acqua. Nel 2018 era stato predisposto il progetto per mettere in sicurezza la Diga, c’erano anche i soldi, il Cipe aveva stanziato 3 milioni di euro. Ma nè l’allora governatore Nello Musumeci, oggi ministro alla Protezione civile, nè Renato Schifani, hanno messo mano al dossier.
Ci si ritrova oggi con un’altra emergenza: la diga è fuori esercizio perchè non è sicura, gli agricoltori non hanno l’acqua, e veniamo da un anno in cui la siccità ha dimezzato le coltivazioni. Per discutere dell’emergenza Diga l’Associazione I Guardiani del Territorio ha organizzato un incontro per domani venerdì 31 gennaio 2025, alle ore 20.00, presso il Centro Polivalente Comunale di Petrosino.
“L’incontro affronterà il futuro della Diga Trinità e del comprensorio irriguo, un tema cruciale per l’agricoltura e l’economia del nostro territorio. Verranno analizzate le problematiche che minacciano la struttura e saranno illustrate le proposte operative per mettere in sicurezza l’invaso e rilanciare il comparto agricolo locale”.
Riunione Regione-Ministero, come si procede
Ieri al ministero delle Infrastrutture, a Roma, c’è stata una riunione sulla diga Trinità di Castelvetrano. All’incontro, al quale era presente il presidente della Regione Renato Schifani, accompagnato dal capo della Protezione civile siciliana Salvo Cocina, hanno partecipato la coordinatrice della Struttura tecnica di missione del Mit Elisabetta Pellegrini e il direttore generale per le Dighe Angelica Catalano.
Dalla Regione fanno sapere che “In piena sintonia di collaborazione istituzionale, si è delineato il percorso amministrativo che la Regione seguirà di concerto con il Ministero per superare le criticità attuali a tutela delle produzioni del territorio e per programmare successivi interventi per la normale funzionalità dell’invaso”. Si parla di piena sintonia dopo l’ipotesi di una possibile nomina di un commissario per gestire l’emergenza
Si è deciso in particolare, con immediatezza,che la Regione procederà a dare incarico a un consulente specializzato per un approfondimento sulle condizioni strutturali del corpo diga e dell’invaso nel suo complesso, nonché per una rivalutazione delle verifiche statiche e sismiche atte a garantire la sicurezza dell’infrastruttura con il minimo quantitativo di acqua senza rischio per la popolazione e, infine, per individuare gli interventi più urgenti da attuare. Questa fase dovrebbe essere completata entro un mese.
“Un secondo step, con tempi e risorse finanziarie maggiori, riguarderà il progetto complessivo di messa in sicurezza totale della diga”. Tempi e risorse maggiori, sono incerti, e si prospetta una lunga attesa.
Safina e Ciminnisi
Abbiamo chiesto più volte quali alternative esistano per garantire l’approvvigionamento idrico agli agricoltori del Trapanese e oggi ci viene detto che servono altri 15 giorni per valutarle. Il tempo stringe: la stagione irrigua è alle porte e migliaia di ettari di colture di pregio, come vigneti e uliveti, rischiano di rimanere a secco. Mi auguro che questo ulteriore approfondimento tecnico porti a soluzioni concrete, perché il comparto agricolo non può permettersi altre incertezze”.
Così il deputato regionale del Partito Democratico, Dario Safina, commenta la situazione della Diga Trinità dopo l’audizione di questa mattina in Terza Commissione Attività produttive con tutte le parti in causa. L’infrastruttura in condizioni normali ha una capacità di invaso di circa 24 milioni di metri cubi d’acqua, ma oggi è stata ridotta a livelli minimi a causa delle gravi carenze strutturali e di sicurezza sismica riscontrate dal Ministero delle Infrastrutture. “Attualmente, il volume d’acqua disponibile è stato abbassato sotto i 3 milioni di metri cubi, rendendo di fatto impossibile l’utilizzo per l’irrigazione. Questa drastica riduzione è stata imposta per motivi di sicurezza, ma l’assenza di un piano alternativo sta mettendo in ginocchio l’agricoltura locale”.
Il deputato dem richiama l’attenzione delle istituzioni regionali e nazionali: “Negli ultimi anni la manutenzione della diga è stata trascurata, fino ad arrivare alla chiusura. Ora servirebbe un’accelerazione delle procedure, magari attraverso il commissariamento dell’infrastruttura, per ridurre i tempi di intervento e dare risposte immediate agli agricoltori. Il rischio è che, senza un coordinamento efficace tra Ministero, Regione e Consorzio di Bonifica, si arrivi a primavera senza una soluzione praticabile”.
Safina propone anche alternative tecniche per tamponare l’emergenza: “Si potrebbe recuperare l’acqua attualmente sversata nel fiume e in mare, valutando l’installazione di sistemi di pompaggio e canalizzazione temporanei. Inoltre, la realizzazione di laghetti collinari potrebbe rappresentare una risorsa strategica per il futuro, consentendo l’accumulo di riserve idriche nei periodi di maggiore disponibilità”.
Infine, l’esponente dem avverte: “Se tra 15 giorni ci verrà detto che servono ulteriori valutazioni, sarà chiaro che si sta solo prendendo tempo. Io continuerò a insistere affinché si agisca subito: gli agricoltori del Trapanese hanno bisogno di certezze e non possono più aspettare”.
«Decenni di mancata programmazione, di approssimazione e di manutenzioni mai effettuati, certificano il fallimento della politica regionale siciliana. Una situazione che lo stesso Governo regionale ha definito imbarazzante. La Diga Trinità, dopo 70 anni di operatività, è giunta a fine vita e ancora sentiamo parlare di altri 15 giorni necessari per una ulteriore consulenza, quando è ormai chiaro che il 2025, a causa della mancanza d’acqua sarà un altro anno di crisi nera per gli agricoltori belicini».
Lo ha detto la deputata regionale trapanese, Cristina Ciminnisi, a margine dei lavori della III Commissione Attività Produttive, convocata congiuntamente con la IV Commissione Territorio e Ambiente, per discutere dei “provvedimenti urgenti per la messa fuori esercizio della Diga Trinità”.
«Nonostante i proclami del Ministro Salvini – dice ancora Ciminnisi - da Roma non giunge alcuna conferma o smentita del ventilato commissariamento e si procede a parole discutendo di ipotetici provvedimenti tampone per rendere operativo l’invaso, dei quali però non si conoscono ancora importi e tempi di esecuzione. La situazione appare disperata, garantire la quota idrica a 61,90 m. slm quando si registra un interramento del bacino già a 57 m. slm significa non riuscire ad assicurare i 6 milioni di mc d’acqua necessari per la prossima campagna irrigua del comprensorio. Appare quasi impraticabile l’ipotesi di interconnessioni con altri bacini idrici (il più vicino è la diga Garcia), perché per operare in questa direzione ci vogliono anni. Intanto le paratie della diga Trinità sono ancora aperte e l’acqua che viene sversata dall’invaso si perde in mare, né si sa come accantonarla».
«Il presente – conclude Ciminnisi – certifica che la Diga Trinità ha concluso il suo ciclo operativo. Chi ha governato in passato, e governa oggi, ha piena responsabilità e dovrebbe chiedere scusa agli agricoltori del comprensorio. Si prenda atto di ciò e si diano risposte chiare. Nell’immediato: da dove prendere l’acqua per la campagna irrigua imminente. Per il futuro: come si pensa di intervenire per assicurare la risorsa idrica necessaria per tenere in piedi l’economia delle campagne del Belìce. Delle opere faraoniche, ponte e inceneritori, la Sicilia non sa che farsene. Meglio sarebbe stato assicurare l’ordinario, giorno dopo giorno. Non saremmo arrivati a questo punto “di non ritorno”».
L'appello dei sindacati
Le Organizzazioni sindacali Confsal, Copagri e Federagri della provincia di Trapani lanciano un grido d’allarme sulla gestione delle dighe, chiedendo interventi urgenti per la manutenzione e il recupero delle riserve idriche. In un documento indirizzato al Presidente della Regione Siciliana, on. Renato Schifani, all’Assessore regionale all’Agricoltura, Salvatore Barbagallo, al Prefetto di Trapani, Daniela Lupo, e ai sindaci dei 25 comuni della provincia, le organizzazioni denunciano il rischio concreto di una nuova emergenza siccità, con ripercussioni devastanti per il comparto agricolo. Al centro della denuncia c’è la Diga Delia Trinità di Castelvetrano, simbolo di un sistema idrico inefficiente e di una gestione che, da anni, non garantisce la sicurezza delle riserve d’acqua. Il livello dell’invaso è crollato da 62 a 52 metri sul livello del mare, determinando la chiusura della diga e la conseguente dispersione dell’acqua in mare. Un paradosso che colpisce duramente un territorio dove gli agricoltori vedono sfumare l’unica risorsa capace di garantire la sopravvivenza delle colture.
La causa di questa emergenza è chiara: l’assenza di manutenzione e di interventi strutturali da parte dell’Assessorato Regionale Acque e Rifiuti e del Dipartimento competente. Nonostante le segnalazioni delle organizzazioni agricole e le prescrizioni imposte dall’Autorità di Bacino già nel 2018, nulla è stato fatto per garantire l’efficienza degli invasi. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: acqua che si perde e agricoltori che, dopo la siccità record del 2024, rischiano il tracollo economico. A soffrire maggiormente sono le aziende agricole che operano nella viticoltura, nell’olivicoltura e nella cerealicoltura, comparti strategici dell’economia siciliana. Senza acqua, la produzione rischia un crollo verticale, con conseguenze anche sui livelli occupazionali. “Non è solo un problema di oggi, ma un dramma che si ripercuoterà sulle prossime stagioni”, denunciano i rappresentanti sindacali, sottolineando come la gestione inefficace delle risorse idriche stia minando la competitività del settore primario siciliano.
In un territorio in cui la siccità sta diventando una condizione cronica, la mancata raccolta delle acque piovane appare come un’assurdità che mette in discussione la stessa programmazione politica regionale. Secondo i dati forniti dagli agricoltori, ogni anno milioni di metri cubi d’acqua vengono sprecati a causa di dighe sottoutilizzate o chiuse per problemi strutturali. Un problema noto da anni, ma mai affrontato con la dovuta serietà. “La Regione non può continuare a ignorare questa emergenza”, affermano le organizzazioni sindacali Confsal, Copagri e Federagri, che chiedono un incontro immediato per discutere soluzioni concrete. Tra le priorità: un piano di manutenzione straordinaria delle dighe, lo sblocco delle risorse per la gestione delle infrastrutture idriche e un monitoraggio costante per evitare sprechi insostenibili.
Il tempo stringe e l’agricoltura siciliana non può permettersi un altro anno di siccità. La speranza è che, questa volta, l’appello degli agricoltori non cada nel vuoto.

Essepiauto lancia il suo Ecobonus: fino a 12.000 € di sconto e tasso zero sull’usato.
Con il mancato rinnovo degli ecobonus statali, molti automobilisti si trovano a dover affrontare l’acquisto di una nuova vettura senza incentivi governativi. Essepiauto, concessionaria di riferimento per Trapani e Mazara del Vallo, ha deciso...

Siccità e viticoltura: Legacoop Sicilia chiede misure urgenti
L’agricoltura siciliana sta affrontando una crisi idrica senza precedenti, che minaccia la sopravvivenza di produttori, agricoltori e cooperative vinicole. Di fronte a questa emergenza, Legacoop Sicilia si fa portavoce delle preoccupazioni del...

Trapani, i giovani consulenti del lavoro portano GenL nelle scuole
Un ponte tra scuola e mondo del lavoro per formare i professionisti di domani: con questo obiettivo l’Associazione Giovani Consulenti del Lavoro di Trapani ha avviato un ciclo di workshop nelle scuole della provincia, presentando agli...

A Pantelleria si proverà a coltivare il tartufo
Prenderà il via nelle prossime settimane un’attività di ricerca scientifica che prevede la realizzazione di prove sperimentali di coltivazione del tartufo, attraverso la micorizzazione di piante ottenute da materiale di...

L'arte del tempo in un calice: il fascino senza tempo di Appassimento di Cantine Paolini
C'è un momento, sospeso tra passato e presente, in cui il tempo sembra fermarsi. Un istante in cui la bellezza della Sicilia si riflette in un calice, raccontando la storia di una terra generosa e dei suoi frutti preziosi. Appassimento di...