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29/01/2025 06:00:00

Asp di Trapani, Croce pensa al dopo Migliazzo. Cinque nomi per la direzione sanitaria

 Si è dimesso la settimana scorsa Gaetano Migliazzo da direttore sanitario dell’ASP 9 di Trapani. Non ci sono motivazioni personali alla base, nè rapporti incrinati tra dirigenti. Molto più semplice, Migliazzo avrà un nuovo incarico altrove.


Migliazzo andrà a ricoprire il ruolo di direttore sanitario in altra struttura, della sanità privata, nel palermitano. Terminerà l’incarico presso l’ASP di Trapani sabato, 1 febbraio, e venerdì ci saranno i saluti.

A breve il Direttore Generale dell’ASP, Ferdinando Croce, nominerà il nuovo direttore sanitario, al momento c’è una riflessione aperta sui 5 figure.
Le dimissioni di Migliazzo hanno provocato la reazione del segretario segretario generale Uil Fpl Trapani Giorgio Macaddino: “Ci son voluti mesi per trovare un equilibrio nella governance dell’azienda con l’aggrovigliarsi di affannose e travagliate polemiche e di ipotesi politiche sempre più radicali che non fanno certamente capire il senso di cosa invece debba essere l’offerta sanitaria. Riteniamo il direttore Croce un manager autorevole ma dovrà ripristinare immediatamente la ricomposizione della direzione strategica, determinando la giusta scelta nell’individuare il successore che magari questa volta abbia le caratteristiche di chi conosce il territorio e l’azienda, e che abbia esperienza profusa al servizio della stessa provincia di Trapani in modo tale da accorciare tempi e distanze e creare quel clima di collaborazione fra tutti, traghettando verso orizzonti nuovi il destino della nostra sanità provinciale”.

Infine l’appello al Direttore Generale: "Le cose possono cambiare con l’esercizio dell’imparzialità e della meritocrazia, affidando questa importante carica tra chi ha le acclarate caratteristiche per assumere questa responsabilità per il bene delle persone”.
L’avvocato Croce ringrazia con queste parole il direttore sanitario uscente, Migliazzo: “Lo ringrazio per l’intenso e proficuo lavoro di questi mesi. Ha messo mani ai ritardi dell’anatomia patologica, i famosi ritardi degli esami istologici, ereditati dalla vecchia gestione aziendale, che oggi abbiamo azzerato. E poi abbiamo ripristinato una condizione di serenità all’ospedale Abele Ajello di Mazara, grazie all’assunzione di medici, professionisti e con l’intervento di gettonisti. Rispettabile la sua scelta di interrompere la collaborazione perché legata a una decisione strettamente personale e di vita”.

 



EA2G | 2025-02-23 08:41:00
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