La seconda sezione penale della Corte di Cassazione (presidente Sergio Beltrani) ha giudicato “inammissibile” il ricorso del 55enne pescatore marsalese Angelo Allegra avverso la sentenza della Corte d’appello di Palermo che, seppur in parziale riforma della sentenza del Tribunale di Marsala, lo ha ritenuto colpevole di ricettazione di un gommone rubato e con il quale sarebbero stati trasportati migranti dalla Tunisia alle coste della Sicilia occidentale.
Proprio per questo (per associazione per delinquere volta al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e contrabbando di tabacchi lavorati esteri) il 55enne marsalese è stato già condannato, con sentenza definitiva, a sette anni e quattro mesi di carcere, con multa di 236.800 euro. Angelo Allegra fu arrestato, insieme al fratello Salvatore e ad altri, italiani e tunisini, il 6 giugno 2017 nell’operazione di Dda e Guardia di finanza “Scorpion Fish”.
Per la ricettazione del gommone rubato, il 5 marzo 2024 la Corte d’appello di Palermo, pur in parziale riforma del primo grado (sentenza del tribunale di Marsala del 13 maggio 2022), confermava la responsabilità penale e applicava la disciplina della continuazione "esterna" tra quest’ultimo reato e quelli per i quali era stato condannato in precedenza. Contro questa sentenza, Allegra fece ricorso in Cassazione. Ma la Suprema Corte ha giudicato “inammissibile” il ricorso. Innanzi tutto, per la “tardività” della memoria difensiva di replica alle conclusioni del pm. Poi, ha ritenuto “inammissibile” il ricorso “per la manifesta infondatezza in diritto e l'assoluta genericità degli argomenti proposti, limitandosi il ricorrente a reiterare censure già prospettate dinanzi al giudice della revisione nel merito”. Inoltre, continuano gli ermellini, “dalla lettura del testo della sentenza impugnata si evince che la Corte territoriale (Corte d’appello di Palermo, ndr) ha valutato gli argomenti della difesa, riproposti in cassazione, motivando però “circa la consistenza e l'univocità delle evidenze che hanno condotto ad affermare la responsabilità rispetto alla illecita ricezione della imbarcazione da diporto gonfiabile, soprattutto con riferimento alla univocità del dominio illecito e funzionale del natante provento di furto”.
E si sottolinea che Angelo Allegra, “il 17 marzo 2017, fu osservato alla guida del gommone provento di furto (denuncia del 14 settembre 2015) mentre “utilizzava l'imbarcazione per favorire l'immigrazione e l'ingresso illegale di clandestini sul territorio italiano”. Il procedimento scaturito dall’operazione “Scorpion Fish” si concluse con sei condanne e altrettante assoluzioni.