Quantcast
×
 
 
16/01/2025 06:00:00

Sanità in crisi in Sicilia. Gli ispettori al Villa Sofia. Il nodo del "tariffario" per Schifani

 All’ospedale Villa Sofia di Palermo alla fine sono arrivati gli ispettori, e non i politici a fare ispezione. Il team inviato dall’ assessorato dovrà adesso verificare tutte le mancanze e i ritardi che ci sono stati.


I pazienti intanto vengono dirottati verso altre strutture, alcune convenzionate. Ad intervenire sulla questione la deputata regionale dem Valentina Chinnici: “È scandaloso pensare di sopperire alle criticità del reparto di ortopedia dell’Ospedale Villa Sofia Cervello di Palermo dirottando i pazienti nelle strutture sanitarie private. È evidente quale sia il disegno del governo: abbandonare la sanità pubblica a vantaggio di quella privata”.“Destinare ulteriori risorse alle strutture private – aggiunge – non è la soluzione alla cronica carenza di personale e alle gravi mancanze strutturali che affliggono un ospedale importante come Villa Sofia Cervello, che serve un bacino di utenza pari al 50% della popolazione della città”.


“Un presidio ospedaliero di tale importanza – continua l’onorevole – non può essere lasciato in uno stato di costante emergenza. Al contrario, occorre intervenire con urgenza attraverso il potenziamento della pianta organica e l’adozione di un piano straordinario di investimenti che garantisca risorse adeguate e strutture efficienti. La sanità pubblica è un bene comune prezioso e imprescindibile e il suo potenziamento deve essere una priorità assoluta per il governo regionale”.
“Sollecito il governo a rivedere questa decisione – conclude Chinnici – e a destinare le risorse necessarie per restituire a Villa Sofia Cervello il ruolo di eccellenza che merita, al servizio della comunità palermitana e siciliana”.


Nel frattempo sotto attacco è l’assessora Giovanna Volo, che continua a mantenere un profilo basso e a lavorare negli uffici di piazza Ziino a Palermo. Ne chiedono le opposizioni le dimissioni o la sostituzione ma il presidente Schifani non lascia trapelare nulla.


La soluzione al nuovo tariffario
Non solo mancanza di medici, non solo pronto soccorsi congestionati e rete ospedaliera ancora manchevole ma il nodo è dato dal nuovo nomenclatore tariffario, imposto dal governo centrale. Il tema è affrontato in queste ore dal presidente Renato Schifani: “Ho già chiesto agli assessori alla Salute, Giovanna Volo, e all'Economia, Alessandro Dagnino, di verificare la praticabilità della norma inserita nell'ultima legge di stabilità nazionale che consente alle Regioni di superare i vincoli del Piano di rientro in materia tariffaria. Questo passaggio si rivela cruciale, da un lato, per salvaguardare l’appropriatezza delle cure e l’equità nell’accesso alle stesse per tutti i cittadini, dall’altro per offrire un supporto concreto alle strutture sanitarie convenzionate, che svolgono un ruolo essenziale nel garantire servizi agli utenti. Voglio rassicurare tutti che siamo impegnati nell’individuare le soluzioni più efficaci e rapide, con la massima attenzione al benessere del nostro territorio”.

Le reazioni della politica
Il segretario regionale PD Anthony Barbagallo ha chiesto un segnale chiaro: "E giunto il momento che Schifani si assuma la responsabilità di quello che sta succedendo e come primo inequivocabile atto, revochi l'incarico all'assessore alla Salute Giovanna Volo e al dirigente del dipartimento per la Pianificazione strategica, Salvatore Iacolino”.


Antonio De Luca, capogruppo all’ARS per il M5S chiede che Schifani azzeri i manager e faccia nuove nomine guardando soltanto ai loro curricula e ai loro risultati in carriera, senza avere riguardo per i padrini politici: “La spartizione della sanità è stata fatta con tanto di vergognoso modulo calcistico, ma i calci li stanno prendendo, purtroppo, i siciliani, a causa di questo governo che ha pensato solo alle poltrone, mentre ospedali e pronto soccorso scoppiano e il personale scappa verso il privato. I nuovi manager dovevano dimostrare con i risultati sul campo che erano veramente bravi, ma i frutti che arrivano giorno dopo giorno stanno dimostrando il contrario. Schifani abbia un sussulto d'orgoglio azzeri tutto e ricominci da capo”.


Alberto Di Girolamo, già sindaco di Marsala, e primario di Cardiologa a Trapani apre il nervo dei posti letto: “La colpa dei disagi in Sicilia è della poli-tica regionale che non ha saputo adeguare il numero dei posti letto. Dovrebbero essere 3,7 ogni mille abitanti. A Palermo sono meno di 3, in provincia di Trapani appena 1’1,5 per mille. La media europea è oltre il 5 per mille abitanti. Nel Trapanese mancano 600-700 posti letto, cioè il doppio di quelli esistenti. Gravissimo il fatto che l'ospedale Paolo Borsellino costruito per ospitare 250 pazienti, ne possa ricoverare solo un centinaio. Del padiglione Covid che doveva essere pronto nel 2021 vedremo quest'anno solo l'apertura del seminterrato. Dove sono finiti i 20 milioni di euro che i politici avevano promesso?”



EA2G | 2024-12-23 14:54:00
https://www.tp24.it/immagini_articoli/24-03-2021/1616566080-0-etna-un-altra-eruzione-fontane-di-lava-e-boati-il-video.jpg

L’augurio di buone feste da Ea2g e Studio Vira

Natale, tempo di riflessioni, bilanci, buoni propositi, sia individuali che di gruppo, di squadra! Anche il nostro team non si esime da questo e ne fa un momento di condivisione degli obiettivi raggiunti, ma anche di quelli prospettici, alla luce...