Non esiste una programmazione nell’individuazione dei siti idonei e gli impianti eolici sono ovunque. Castelvetrano è ormai assediata. Lo scrive la sezione di Trapani di Italia Nostra, che denuncia tre nuovi impianti ed un potenziamento di un parco eolico esistente, autorizzati e realizzati nel territorio di Castelvetrano dal 2022:
L’impianto “Calamita” costituito, da 13 aereogeneratori da 4,8 MW ciascuno, per un totale di 62,4 MW, ricadente nei territori di Mazara del vallo (TP), Castelvetrano (TP). Santa Ninfa (TP) e Partanna (TP), della Società Eolica Due S.r.l.
Un impianto eolico composto da 18 aerogeneratori per un totale di 86.04 MW, ricadente nei territori comunali di Mazara del Vallo, con opere connesse ricadenti anche nei comuni di Castelvetrano e Santa Ninfa, della Società Eolica Uno S.r.l.
L’impianto “Selinus” composto da 6 aerogeneratori di potenza pari a 39,6 MW e opere di connessione, realizzato nei comuni di Partanna e di Castelvetrano (TP), della RWE Renewables Italia S.r.l.
Ed infine, il potenziamento del parco eolico Salemi-Castelvetrano . Un progetto che prevede lo smantellamento di 30 aerogeneratori esistenti e l’installazione di 18 nuovi aerogeneratori per una potenza complessiva di 77,4 MW, della ERG Wind Sicilia 6 S.r.l.
Si tratta di impianti collegati alla stazione di conversione di Terna, che si trova in contrada Bigini, dove insistono l’acquedotto del ‘600, la vasca Selinuntina e l’omonimo castello. Secondo Italia Nostra saremmo in presenza di un danno grave, che la movimentazione di enormi quantità di terreno determinerebbe in aree a vocazione turistica.
Ma il problema non sta soltanto nell’impatto visivo, c’è dell’altro: le fondazioni.
“Queste strutture vengono ancorate al terreno con strutture massive in calcestruzzo – scrive Italia Nostra - Forme circolari con diametri che possono essere superiori a 20 metri e spessori significativi superiori ai 4 metri. La fondazione di una pala comporta quindi il movimento di circa 1000 metri cubi di terreno su una superficie di circa 300 metri quadrati”.
Secondo Italia Nostra i danni al paesaggio, e di conseguenza al turismo, saranno prolungati nel tempo e rischieranno di diventare permanenti. Inoltre, La movimentazione di decine di migliaia di metri cubi di terreno, che non torneranno mai più al loro posto, già oggi alterano profondamente la morfologia del nostro territorio con un danno permanente alle coltivazioni agrarie.
Ecco perché il presidio di Castelvetrano si impegna, attraverso i suoi organismi regionali e nazionali a sollecite l’amministrazione regionale, ad individuare i siti idonei all’installazione degli impianti eolici ed invita la giunta ed il gonsiglio gomunale di Castelvetrano ad attivarsi per impedire la costruzione di nuovi impianti.