Radioterapia di Trapani, una storia lunga 15 anni. Il progetto, i costi, quando sarà pronta
I primi passi sono datati 2009. “Faremo un reparto di Radioterapia a Trapani”. Da allora solo promesse, per un servizio che la città, e mezza provincia, aspettano da oltre 15 anni. Promesse, e basta.
Ogni politico, ogni manager, ogni deputato e assessore regionale, non ha perso occasione, in questi anni, di promettere e smentire. Di illudere e tirarsi indietro su un servizio fondamentale per i pazienti oncologici. Adesso qualcosa di ben più concreto si muove, perchè dopo tutti questi anni c’è la gara per l’affidamento dei lavori per realizzare un padiglione per la Radioterapia accanto all’Ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani. Costa circa 30 milioni di euro e quello che si vuole creare è un polo oncologico per le cure radioterapiche. Un punto di riferimento in Sicilia occidentale che, in provincia di Trapani, sarà affiancato dal servizio dell’ospedale di Mazara. Le cose si sono sbloccate da quando è intervenuta nel lungo iter l’Asp di Trapani. La storia è lunga 15 anni, in mezzo ci sono state tante promesse e la battaglia del Comitato cittadino. Ripercorriamo le tappe, ma soprattutto cerchiamo di capire qualcosa in più del progetto.
La storia Tutto comincia il 19 febbraio 2009, con la firma del protocollo con il quale il Comune di Erice cede all’Asp il terreno per realizzare la Radioterapia. Poco tempo dopo, nel 2010, la prima marcia indietro: in provincia di Trapani può esserci solo una Radioterapia, a Mazara del Vallo. I cittadini protestano, vengono raccolte 30 mila firme che i sindaci del territorio portano all’allora Governatore, Raffaele Lombardo che assicura: “Entro sei mesi trovo i soldi”. I soldi non vengono trovati ”. Febbraio 2012. L’Asp approva il progetto preliminare del nuovo edificio per la Radioterapia. Tutto ciò al fine di avviare la procedura di variante urbanistica per il cambio di destinazione d’uso dell’area. Passano altri 4 anni, si conclude la procedura di variante urbanistica e l’Asp definisce il progetto preliminare: il costo nel 2016 è di 13,5 milioni di euro. Intanto a novembre 2017 apre la Radioterapia a Mazara, in convenzione con la clinica Santa Teresa di Bagheria. A Trapani ancora nulla. E’ il Febbraio 2018. L’assessorato alla Salute finanzia l’opera per 14 milioni di euro per l’ampliamento del Sant’Antonio Abate e per 3,4 milioni per la realizzazione del Servizio di Radioterapia. L’Asp assicura che non ci saranno altri ritardi. Ma passano altri quattro anni, ci si mette il Covid, e proprio dai fondi post emergenza dovrebbero arrivare le risorse. A settembre 2023 si scopre che i fondi non bastano più, il costo dell’opera è di circa 30 milioni di euro, e servono altri 11 milioni che dovrebbero arrivare dalla Regione. Un annetto fa le cose si sbloccano, non solo vengono trovati i soldi ma viene avviato l’Iter per procedere con la progettazione e con la gara d’appalto. Fino ai giorni nostri, con l’avvio della gara d’appalto. L’Asp, che nel frattempo ha preso la responsabilità del progetto, ha bandito la gara per la realizzazione dell’opera.
Il comitato La gara d’appalto arriva dopo anni di proteste e di battaglie da parte di molti cittadini del territorio trapanese che chiedevano la realizzazione della Radioterapia. Su tutti in questi anni è stata molto pressante l’attività del Comitato cittadino per la Radioterapia. Un comitato guidato da Laura Montanti che ha cercato di tenere sempra alta l’attenzione su un progetto promesso per tanto tempo e che la politica non ha avuto la voglia di portare avanti.
“Riteniamo che questo sia un grande successo anche per il "Comitato per la Radioterapia a Trapani" che si è battuto a lungo per raggiungere questo primo traguardo con le mille adesioni, le sollecitazioni alla stampa, la presenza in tante manifestazioni e gli incontri con i vertici della Regione e dell'Asp. Ringraziamo quanti ci hanno sostenuto, e in primo luogo la Conferenza dei sindaci della provincia di Trapani. Il Comitato continuerà a vigilare perché sia celere l'iter successivo"
Il progetto Il padiglione di Radioterapia sorgerà alle spalle dell’Ospedale di Trapani (in realtà siamo in territorio di Erice). Si tratta di un investimento ambizioso e necessario per la sanità trapanese. Sul sito dell'Asp tutti i documenti sul progetto.
I soldi sul piatto sono tanti, circa 40 milioni di euro, che arrivano da diverse fonti. L’opera punta a rivoluzionare l’offerta sanitaria della provincia. Si tratta di realizzare una struttura di 4 piani, di cui uno seminterrato. Al primo piano ci sarà la Radioterpia, con due bunker, e l’unità operativa di terapia subintensiva con 18 posti letto. Al secondo piano abbiamo il complesso operatorio, al terzo piano la Chirurgia Generale con 18 posti letto e la chirurgia toracica con 4 posti letto. Prevista anche la Chirurgia vascolare con 8 posti letto. Nella quarta quarta elevazione troverà posto l’ Ortopedia e Traumatologia con 24 posti letto, la Chirurgia pediatrica con 7 posti letto.
Il padiglione sarà dotato di spazi dedicati alla diagnostica avanzata, con apparecchiature di ultima generazione per diagnosi rapide e precise.
Spazi specifici saranno dedicati alla gestione delle emergenze, migliorando l’efficienza operativa e riducendo i tempi di risposta. operatorio con quattro sale.
Per realizzare tutto ciò, dicevamo, sono stati impegnati 40 milioni di euro. I lavori in gara sono per 32 milioni di euro.
Il finanziamento coprirà non solo la costruzione del nuovo padiglione, ma anche l’acquisto di tecnologie avanzate e la formazione del personale per l’utilizzo delle nuove attrezzature.
L’intervento rientra nei progetti legati ai fondi europei che prevedono una scadenza stringente. L’opera dovrà essere completata entro il 2026, rispettando i termini fissati per l’utilizzo dei finanziamenti.
Secondo il cronoprogramma, i lavori inizieranno entro il 2025, con una fase preliminare dedicata alla preparazione del sito e alla messa in sicurezza dell’area. La costruzione vera e propria del padiglione avrà una durata di circa 18 mesi.
Croce Soddisfatto, ovviamente, il direttore generale dell’Asp di Trapani, Ferdinando Croce, che ha raccolto la patata bollente dal suo predecessore per portare avanti un iter abbastanza ingarbugliato. Ecco le sue parole:
Mazara Il padiglione di Trapani, se non ci sono intoppi, dovrebbe essere pronto nel 2026. In provincia di Trapani c’è un unico centro di Radioterapia, si trova all’interno dell’ospedale Abele Ajello di Mazara del Vallo. Un servizio che fino a qualche mese fa era gestito in convenzione da una clinica di Bagheria. Poi l’Asp ha assunto la gestione, e il servizio ha mantenuto gli standard e sono stati potenziati alcuni aspetti. La Radioterapia a Mazara, una volta completato Trapani, dovrebbe restare, è ovviamente una questione che verrà discussa più avanti.
Intanto fari puntati sull’iter del padiglione trapanese e sui lavori.
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