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14/01/2025 11:42:00

 Marsala, chiuse le indagini sui matrimoni finti: cinque indagati

 La Procura di Marsala ha chiuso le indagini su un presunto caso di matrimoni combinati e false assunzioni organizzate per favorire la permanenza illegale di stranieri in Italia. Sono cinque le persone coinvolte nell'inchiesta, tra cui due stranieri e tre italiani, accusate di favoreggiamento della permanenza illegale dello straniero e falsità ideologica. Per loro è stato emesso un avviso di conclusione delle indagini preliminari.

Le accuse

Secondo le contestazioni mosse dalla Procura, i cinque indagati avrebbero orchestrato due diversi episodi per consentire a cittadini stranieri di regolarizzare la propria posizione in Italia.

  • Nel primo caso, un tunisino di 52 anni, già noto alle autorità per reati legati all'immigrazione clandestina e attualmente ricercato, avrebbe chiesto a due marsalesi, di 37 e 33 anni, di organizzargli un matrimonio combinato. Lo scopo sarebbe stato quello di ottenere il permesso di soggiorno grazie al matrimonio con una cittadina italiana.

  • Nel secondo episodio, un altro straniero avrebbe pagato per una falsa assunzione lavorativa che gli avrebbe consentito di ottenere il rinnovo del permesso di soggiorno.

Le indagini

L'inchiesta, condotta dalla Digos della Questura di Catania, era inizialmente finalizzata al monitoraggio dei cosiddetti "sbarchi fantasma" sulle coste del Catanese, con l'obiettivo di individuare eventuali cellule terroristiche. Durante queste attività, avviate nel 2020 e concluse nel 2021, gli investigatori hanno scoperto l'organizzazione dei matrimoni combinati e delle false assunzioni.

Gli accertamenti hanno portato alla luce la posizione del tunisino di 52 anni, già destinatario di un provvedimento di pene concorrenti per associazione per delinquere finalizzata all'immigrazione clandestina. L'uomo, al momento irreperibile, sarebbe stato il beneficiario principale del matrimonio combinato organizzato dai due marsalesi.

Il ruolo dei marsalesi

I due cittadini marsalesi avrebbero avuto un ruolo chiave nel reclutare una "moglie" disposta a partecipare al matrimonio falso, in cambio di un compenso economico. Inoltre, avrebbero fornito supporto per la produzione di documentazione falsa necessaria a completare le pratiche burocratiche.

Prossimi passi

Con la chiusura delle indagini, gli indagati avranno ora la possibilità di presentare memorie difensive o richiedere interrogatori prima che la Procura decida se procedere con una richiesta di rinvio a giudizio. Nel frattempo, proseguono le ricerche del tunisino ricercato, considerato una figura centrale nella vicenda.

 



EA2G | 2024-12-23 14:54:00
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