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11/01/2025 06:00:00

Sanità al collasso in Sicilia. Opposizioni all'attacco, l'ira di Schifani

La Sanità in Sicilia è braccata, le opposizioni non lasciano tregua, i giudizi sono impietosi. Lo sfacelo è targato “governo Schifani”, così arriva dal M5S, dal PD, da IV.


Parlamentari nazionali e regionali in giro per i nosocomi della Sicilia, visite che arrivano senza essere allertate, dunque esercitando quel diritto di ispezione che è prerogativa del ruolo istituzionale. Non ci sono dubbi: le attese ai Pronto Soccorso sono infinite per i pazienti, sulle barelle possono rimanerci giorni interi, fino a morirci. Le infrastrutture non sono curate.
Non va bene nemmeno negli altri reparti dove il personale medico manca, i posti letto sono insufficienti, le sale operatorie non sono tutte a regime.

Il tour del PD
Hanno iniziato giovedì 9 gennaio, da Palermo a Marsala, da Ragusa a Messina.
Tutti gli ospedali hanno ricevuto la visita, qualcuna non a sorpresa, dei deputati PD.
I dem nel loro tour hanno riscontrato “Carenza di medici, lunghe attese nei corridoi dei pronto soccorso, grande abnegazione da parte del personale medico e sanitario, strutture in alcuni casi vecchie e che necessitano di ammodernamenti per renderle funzionali e più efficienti”.

 

 

L’ira di Schifani
Il presidente della Regione ha le idee chiare: non può più farsi prendere di mira per la questione Sanità quando le incapacità risiedono altrove.
Ieri le sue dichiarazioni non hanno lasciato scampo: “Se qualcuno non è all’altezza di risolvere i problemi se ne torni a casa. Poltrone di comodo, con Schifani, non ce ne sono più. La questione sanità ospedaliera mi preoccupa molto. Non staremo fermi. La politica è entrata troppo su quelle che sono le nomine e le disfunzioni organizzative della sanità pubblica. E’ stata distratta”.


Il governatore qualche giorno fa aveva visitato l’azienda ospedaliera Villa Sofia di Palermo, ne è uscito molto amareggiato e sconfortato: “Sento il dovere di intervenire personalmente per cercare di capire il perché di certe morti in certi pronto soccorso, dove i malati stanno nei corridoi e non nelle stanze. Non è possibile. E’ uno scandalo. Questi scandali non dobbiamo soltanto denunciarli, ma dobbiamo risolverli”.
Occhi puntati adesso sui manager che gestiscono le Asp e su chi gestisce i presidi ospedalieri: “Occorre capire il perché di certe morti, in certi Pronto soccorso, dove i malati stanno nei corridoi e non nelle stanze. Non è possibile. È uno scandalo. Anche questo è un sistema che ho trovato, dalla politica che spesso ha fatto scelte sbagliate, sia nel centrodestra che nel centrosinistra. Le emergenze del sistema non sono dovute solo a carenze d’organico, ma anche a problemi di gestione”.
Il presidente ricorda così ai manager che nella sottoscrizione del contratto c’è una clausola di verifica annuale. Andranno a casa in assenza di traguardi non raggiunti.

Faraone chiede la testa della Volo e di Iacolino
Il capogruppo alla Camera dei Deputati di Italia Viva è netto nella sua richiesta: "In Sicilia non serve un cartonato come Giovanna Volo, ma serve un vero assessore alla sanità. Non serve nemmeno un assessore ombra come Iacolino. La prima cosa che chiediamo a Renato Schifani è di rimuovere immediatamente il disastro e il vice disastro della sanità siciliana. La seconda cosa che chiediamo al Presidente della Regione è di fare come in Lombardia, trovare, fuori dalle lottizzazioni politiche, un assessore alla Guido Bertolaso. Siamo in emergenza, esattamente come durante il Covid e vanno adottate misure straordinarie, da protezione civile oserei dire”.
Via anche i Direttori Generali delle ASP: “Andrebbero poi rimossi tutti i manager delle aziende ospedaliere, senza alcuna distinzione, perché sinceramente la devastazione è generalizzata e andrebbero nominati i migliori scelti in tutta Italia, senza sponsorizzazioni partitiche. E infine il Presidente della Regione dovrebbe andare ad occupare il ministero della salute finché il Ministro non tirerà fuori la nostra sanità da un piano di rientro che dura ormai da 18 anni, naturalmente presentando un serio piano di risanamento, consentendoci di fare investimenti seri, quelli che servono per mettere a posto le nostre strutture sanitarie. Avrà il coraggio Renato Schifani di compiere queste scelte?”.
 



EA2G | 2024-12-23 14:54:00
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