"Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova", Agatha Christie docet, nella fattispecie che si analizzerà, lo si dirà successivamente il perché. A cavallo tra capodanno e la befana la presidente del Consiglio dei ministri con un blitz di 5 ore ha fatto visita al neopresidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Il motivo, ufficiale, della visita era esercitare sul tycoon pressing per la liberazione della giornalista Cecilia Sala detenuta a Teheran in pessime -perifrasi- condizioni, le prigioni ungheresi e il loro stato rispetto a quelle iraniane sono un resort d'altissimo lusso. Scarcerazione avvenuta, con sommo gaudio, l'otto gennaio.
Il primo indizio è stato proprio il viaggio lampo della Meloni a Mar-a-Lago, villa a Palm Beach, residenza privata, si ripete personale di Trump. Del viaggio era stato tenuto all'oscuro il ministro degli Esteri e ciò è molto indicativo. Al di là della ragione formale che la Meloni anche in questa circostanza abbia ribadito la sudditanza all'imperatore, fortunatamente pro tempore di Washington e dintorni che vuole invadere la Groenlandia e annettere il Canada, è lapalissiano.
Secondo sintomo, si è venuto a conoscenza che i colloqui hanno accelerato un'intesa con SpaceX, azienda di Elon Musk un piano da 1,5 miliardi in 5 anni per la fornitura di servizi di telecomunicazioni, che prevede un sistema criptato di massimo livello per le reti telefoniche e i servizi internet del governo, le comunicazioni militari e i servizi satellitari per le emergenze, il convitato di pietra era Elon. Palazzo Chigi ha smentito, ma a stretto giro però Musk ha scritto su X: "Pronti a fornire all'Italia la connettività più sicura e avanzata!".
Infine si è dimessa Elisabetta Belloni direttrice generale del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza, organo presso la Presidenza del Consiglio dei ministri che ha compiti di coordinamento e vigilanza sulle attività dei servizi segreti italiani. Dopo le tensioni con il ministro degli Esteri Antonio Tajani che sulla vicenda Sala ha detto:"Elisabetta Belloni si è dimostrata inadeguata" e il sottosegretario Alfredo Mantovano, titolare della delega ai servizi segreti e "carta copiativa" di Giorgia Meloni.
La diplomatica convinta che per lei "gli ultimi mesi di mandato sarebbero stati un vero e proprio stillicidio, ha rimediato, aggiungendo: "Io sono un funzionario dello Stato, faccio il mio lavoro e non è obbligatorio piacere a tutti o andare d'accordo con tutti. Purché questo non metta in discussione i risultati, come infatti non è avvenuto". La presidente del consiglio dei "patrioti" sta delegando e affidando gli interessi del Belpaese a Trump e Musk.
Vittorio Alfieri