Erice, Simona Mannina: "Puntiamo ad una politica credibile e concreta"
Simona Mannina, consigliera comunale ad Erice, è componente del nuovo gruppo consiliare di opposizione composto da lei, Vincenzo Favara e Alberto Pollari: “Socialisti e Liberali insieme per Erice”. Perché avete deciso di costituire questo gruppo?
Questo gruppo è nato non solo per compiacere Nino Oddo. È stato inserito il nome “Socialisti” perché Favara è stato eletto nella lista dei Socialisti, e questo è un giusto riconoscimento. I Socialisti sono da anni all’opposizione di Tranchida e della Toscano ad Erice. Allo stesso tempo, abbiamo scelto il termine “Liberali” perché Pollari ha recentemente aderito a Fratelli d’Italia, mentre io sto valutando i diversi progetti che mi sono stati proposti in questi mesi. È un gruppo trasversale che mira a costruire piuttosto che demolire e che vuole concentrarsi sulla concretezza delle azioni anziché sui semplici proclami.
Nino Oddo dice che è uno schieramento importante e ampio, in vista delle comunali del 2027.
Certo. Si tratta di consiglieri comunali che sicuramente sposano un progetto volto a dare nuova linfa al Comune di Erice, governato da troppi anni dalle stesse persone. Negli anni abbiamo visto coalizioni formate da esponenti sia di centrodestra sia di centrosinistra, insieme ad alcune liste civiche, che hanno vinto le elezioni e presentato un programma politico credibile. Il nostro obiettivo è esattamente questo: fare una politica credibile e, soprattutto, concreta. È proprio questo che è mancato negli ultimi due anni. Si è dato troppo spazio ai proclami e alle parole, mentre io ho sempre preferito i fatti. Credo sia arrivato il momento di dare una svolta significativa ad Erice.
Mannina, non è un punto di debolezza creare un progetto politico che sia anti-Toscano o anti-Tranchida? Negli anni, questa impostazione non è mai stata vincente.
In realtà, non c’è mai stato un gruppo composto da esponenti politici di diversi schieramenti che si sia unito con l’intento di contrapporsi all’asse Toscano-Tranchida. Fino ad ora siamo stati divisi, perché le priorità e gli interessi personali sono stati anteposti a un progetto o a un programma elettorale condiviso. Io, al contrario, penso che sia importante guardare ai progetti concreti che si vogliono proporre, senza soffermarsi sulle bandiere di partito o sulle posizioni personali. Questo è stato il problema sia a Trapani che ad Erice: troppe volte si è partiti dal presupposto “devo essere io il candidato sindaco” o “devo essere io il presidente del consiglio comunale”. Non si può costruire nulla su queste basi. Qui la video intervista completa a Simona Mannina.
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