La Corte dei Conti: luci e ombre nella vecchia gestione dell'Asp di Trapani

Luci e ombre nella gestione sanitaria e finanziaria dell’Asp di Trapani negli anni del Covid. Costi aumentati e ritardi nei pagamenti, ma anche qualche nota positiva. E’ quanto emerge dall’analisi della Corte dei Conti, Sezione di controllo per la Regione Siciliana, sui bilanci dell’Asp di Trapani relativi al triennio 2020-2022.

Sono gli anni in cui l’Asp era gestita prima da Fabio Damiani poi da Paolo Zappalà.
Damiani è stato arrestato e condannato in appello a sei anni e mezzo per corruzione. E’ stato commissario dell’Asp fino al primo semestre del 2020. Poi è subentrato Paolo Zappalà, protagonista di quella farsa del Padiglione Covid di Marsala, e oggi rinviato a giudizio per un’inchiesta su appalti milionari ai tempi in cui era all’Asp di Pescara.

La Corte dei Conti ha setacciato i bilanci che si riferiscono al periodo del Covid, sostanzialmente, in cui le procedure d’emergenza erano all’ordine del giorno, e di conseguenza anche i costi erano cresciuti.

I giudici contabili mettono in evidenza una gestione caratterizzata da risultati positivi accanto a criticità strutturali. Durante il periodo esaminato, il valore della produzione è aumentato dell’8,21%, passando da 778 a 842 milioni di euro. Tuttavia, l’incremento dei costi (+8,29%), legato principalmente alle spese straordinarie per la pandemia, ha sollevato preoccupazioni. Tra le voci di spesa più significative, figurano il costo per lo smaltimento dei rifiuti sanitari, cresciuto del 436%, e le assunzioni temporanee necessarie a fronteggiare l’emergenza Covid-19. Questi dati dimostrano l’impatto della pandemia sui bilanci, ma evidenziano anche la vulnerabilità dell’ente nell’adattarsi a situazioni di stress operativo e finanziario.

Ritardi sistematici: bilanci e gestione debitoria
Uno dei problemi più rilevanti riscontrati dalla Corte riguarda i ritardi sistematici nell’approvazione dei bilanci di esercizio, un fenomeno che riflette carenze organizzative e nella pianificazione interna. La lentezza nella gestione delle posizioni debitorie ha portato a un incremento complessivo del debito del 21,98% tra il 2019 e il 2022, con tempi di pagamento superiori ai limiti previsti dalle normative. Questo ha comportato costi aggiuntivi per interessi di mora, evidenziando la necessità di un maggiore controllo sui flussi di cassa.

Ulteriori criticità emergono dall’attività di circolarizzazione dei crediti e debiti, giudicata incompleta. L’Asp ha limitato questa verifica ad alcune categorie di posizioni finanziarie, tralasciando rapporti significativi con centrali d’acquisto e altri enti, compromettendo così la trasparenza dei dati contabili. Inoltre, la gestione dei contenziosi legali, che gravano sui fondi rischi aziendali, rappresenta un ulteriore elemento di pressione sui bilanci e richiede un monitoraggio più attento per prevenire nuove controversie.

Difficoltà organizzative e opportunità di miglioramento
Sul piano operativo, la Corte ha evidenziato difficoltà nell’efficientare le procedure contabili e nella programmazione di interventi correttivi. Un altro aspetto critico riguarda la gestione delle liste d’attesa, che ha comportato costi aggiuntivi legati a contratti esterni per il recupero delle prestazioni non erogate. Questi elementi sottolineano l’urgenza di migliorare la pianificazione operativa e il controllo gestionale.
Nonostante ciò, l’Asp di Trapani ha mantenuto un equilibrio economico-finanziario complessivo, evitando perdite di esercizio. Inoltre, l’ente ha implementato sistemi di controllo interno, come il monitoraggio degli eventi sentinella, e ha investito in tecnologie mediche avanzate, tra cui ecotomografi e TAC, migliorando l’efficienza diagnostica e riducendo i tempi di attesa per i pazienti.

Le raccomandazioni della Corte dei Conti
Per il futuro, la Corte dei Conti ha formulato una serie di raccomandazioni strategiche. Tra le priorità, figura la necessità di accelerare l’approvazione dei bilanci, rispettando i termini normativi, e di ridurre i tempi di pagamento dei debiti per evitare spese inutili legate agli interessi di mora. È essenziale intensificare le azioni per il recupero dei crediti arretrati e garantire una circolarizzazione completa delle posizioni finanziarie, migliorando così trasparenza e tracciabilità.
Un altro aspetto cruciale è il contenimento dei costi straordinari, attraverso una revisione delle procedure di acquisto e una pianificazione più rigorosa per affrontare eventuali emergenze. La Corte ha inoltre sottolineato l’importanza di potenziare l’offerta sanitaria locale per ridurre i costi legati alla mobilità sanitaria passiva, migliorando l’accesso alle cure sul territorio e rafforzando il legame tra l’Asp e la comunità servita.
Infine, è fondamentale rafforzare i controlli interni e proseguire nel monitoraggio dei fondi rischi, adottando un approccio preventivo per limitare l’insorgenza di nuovi contenziosi legali.

Resilienza e criticità
La gestione dell’Asp di Trapani nel triennio 2020-2022 riflette una combinazione di resilienza e criticità. Se da un lato l’ente ha dimostrato capacità di fronteggiare sfide straordinarie come la pandemia, dall’altro permangono ampi margini di miglioramento, soprattutto in termini di pianificazione e trasparenza. Le raccomandazioni della Corte rappresentano una guida preziosa per affrontare le sfide future e garantire un servizio sanitario più efficiente e sostenibile per i cittadini.