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08/01/2025 09:07:00

Morte sospetta a Villa Sofia: denuncia dei familiari e manager convocati dalla Regione

Giuseppe Barbaro, 76 anni, è deceduto ieri all'ospedale Villa Sofia di Palermo dopo 16 giorni di ricovero a seguito di una caduta accidentale. La famiglia ha presentato una denuncia contro la struttura sanitaria, accusando i medici di negligenza e di non aver garantito cure adeguate. La vicenda ha portato alla convocazione urgente dei vertici dell'ospedale da parte del presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, per affrontare le criticità del presidio ospedaliero.

La caduta, il ricovero e le accuse dei familiari

Giuseppe Barbaro era stato ricoverato il 21 dicembre 2024, dopo una caduta in casa che gli aveva provocato una frattura all'omero sinistro. Secondo i familiari, già al momento del ricovero le condizioni del paziente non sarebbero state adeguatamente valutate. Barbaro sarebbe rimasto per tre giorni in un corridoio del pronto soccorso prima di essere trasferito in Ortopedia alla vigilia di Natale, dove l’intervento chirurgico necessario per ridurre la frattura sarebbe stato ulteriormente ritardato per problemi di turnazione.

La famiglia denuncia anche un peggioramento generale del quadro clinico durante la degenza. Tra il 22 e il 28 dicembre, Barbaro avrebbe manifestato confusione mentale e febbre alta, ma secondo i familiari, solo dopo le loro sollecitazioni sarebbe stato somministrato paracetamolo.

Il 2 gennaio, le condizioni si sarebbero aggravate ulteriormente: i medici avrebbero riscontrato segni di polmonite bilaterale, una condizione che, secondo la figlia, non sarebbe stata diagnosticata tempestivamente. Barbaro è deceduto pochi giorni dopo.

L'ospedale respinge le accuse

Davide Bonomo, primario del reparto di Ortopedia di Villa Sofia, ha difeso l’operato della struttura: "Dopo il suo arrivo sono stati effettuati tutti gli accertamenti necessari. L’intervento era stato programmato, ma le sue condizioni sono peggiorate. La polmonite non è un problema che si sviluppa né si risolve in pochi giorni".

La denuncia e l’intervento delle autorità

La famiglia, assistita dall’avvocato Andrea Dell’Aira, ha chiesto il sequestro della cartella clinica e della salma per procedere con un’autopsia che chiarisca le cause del decesso. Nel frattempo, la Procura valuterà le prossime azioni, inclusa l’eventuale apertura di un’indagine per accertare responsabilità mediche.

Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha convocato per giovedì a Palazzo d’Orléans i vertici dell’azienda ospedaliera Villa Sofia-Cervello per discutere delle criticità riscontrate nel presidio. Secondo una nota ufficiale, la convocazione era già stata programmata a inizio anno, prima del decesso di Barbaro, ma segue una serie di segnalazioni che hanno sollevato preoccupazioni sulle condizioni operative e organizzative della struttura.

Medici esausti e problemi sistemici

Il presidente dell’Ordine dei medici di Palermo, Toti Amato, ha recentemente effettuato un sopralluogo a Villa Sofia, descrivendo una situazione di forte stress tra il personale sanitario: "I medici sono esausti, con turni estremi e straordinari accumulati. È fondamentale trovare soluzioni condivise senza incrinare la relazione di fiducia tra medici e pazienti, essenziale per la tutela della salute collettiva".

 



Sanità | 2025-01-08 10:15:00
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