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07/01/2025 13:03:00

Resiste solo a Marsala e Trapani: il liceo del "made in Italy" è  un flop

 Il liceo del Made in Italy, tanto voluto dalla premier Giorgia Meloni, sembra non scaldare i cuori di docenti, presidi e studenti siciliani. Quando tra pochi giorni si apriranno le iscrizioni per l’anno scolastico 2025-2026, solo due istituti in tutta l’isola proporranno questo nuovo indirizzo: il liceo Pascasino di Marsala e il liceo Ignazio e Vincenzo Florio di Erice, entrambi in provincia di Trapani.

Un confronto impietoso con gli altri licei

Per comprendere quanto sia marginale la diffusione del liceo del Made in Italy in Sicilia, basti pensare che nell’isola sono presenti:

  • 84 istituti che offrono il liceo classico,
  • 115 lo scientifico,
  • 88 il linguistico,
  • 16 il musicale e 8 il coreutico, nonostante questi ultimi siano considerati di nicchia.

Il liceo del Made in Italy, invece, si ferma a due istituti, un numero che evidenzia uno scarso interesse da parte del mondo scolastico e della popolazione.

Da 17 indirizzi a solo due classi attive

Quando venne lanciato in forma sperimentale per l’anno scolastico 2024-2025, il ministero dell’Istruzione e del Merito annunciò con entusiasmo l’apertura di 17 indirizzi in Sicilia, distribuiti in tutte le province. Tuttavia, alla prova delle iscrizioni, l’entusiasmo si è rivelato un fuoco di paglia: si sono formate solo due classi, una di 16 studenti a Marsala e una di 18 a Erice. 

In molti altri istituti, il numero di iscrizioni fu irrisorio, come a Partinico, dove si raccolsero appena 4 adesioni. Di conseguenza, per l’anno scolastico 2025-2026, la scelta è stata drasticamente ridotta a soli due istituti.  Non è un caso che sia stato attivato al "Pascasino" e al "Florio", dato che sono istituti guidati da due dirigenti, Annamaria Angileri e Pina Mandina, sempre molto attente a cogliere le innovazioni nell'offerta formativa e a spingere con determinazione.

Le ragioni del flop

Secondo molti addetti ai lavori, il flop del liceo del Made in Italy si spiega con l’assenza di una vera novità nei programmi e con la scarsa attrattiva dell’indirizzo. Il nuovo liceo è infatti una rivisitazione dell’opzione economico-sociale del liceo delle scienze umane, con poche modifiche sostanziali:

  • La materia "Diritto ed Economia" è stata rinominata "Diritto ed Economia del Made in Italy".
  • Al biennio, un’ora di seconda lingua straniera è stata ridotta per aggiungere un’ora di Storia dell’arte.

Queste lievi modifiche non sono state sufficienti a convincere docenti e presidi a investire nel progetto, né a catturare l’interesse degli studenti e delle loro famiglie.

Un progetto nato con grandi ambizioni

L’idea del liceo del Made in Italy venne lanciata da Giorgia Meloni nel 2022, durante la campagna elettorale. La premier lo presentò come uno strumento per formare le nuove generazioni e garantire continuità a settori strategici dell’economia italiana. Dopo l’elezione, il progetto divenne una priorità del governo, con il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara che lanciò la sperimentazione in fretta e furia per l’anno scolastico 2024-2025.o che, per il momento, non ha convinto né i presidi, né gli studenti, né i genitori.



EA2G | 2024-12-23 14:54:00
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