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06/01/2025 16:57:00

La carriera politica, i tanti guai giudiziari. Mazara piange Aristide Gunnella

 E’ morto a Palermo l’ex ministro Aristide Gunnella, 93 anni, leader del Pri in Sicilia per oltre vent’anni.

Nato a Mazara del Vallo, laureato in Giurisprudenza, dirigente d’azienda, era stato eletto per la prima volta alla Camera nelle liste del Partito Repubblicano guidato da Ugo La Malfa il 5 giugno 1968 e poi riconfermato nelle successive cinque legislature fino al 1992.

Ha ricoperto diversi incarichi parlamentari facendo parte di diverse commissioni.

Aveva ricoperto la carica di Ministro per gli Affari Regionali nel governo guidato da Giovanni Goria tra il 1987 e il 1988, e quella di sottosegretario di Stato al Ministero delle partecipazioni statali nel quarto governo di Aldo Moro e nel quinto governo di Giulio Andreotti e di sottosegretario al Ministero degli affari esteri, nel secondo governo di Francesco Cossiga e nel governo di Arnaldo Forlani.

Nel luglio 1991 Gunnella fu tra i destinatari di un avviso di garanzia da parte della Procura di Catania per voto di scambio poiché, a seguito di alcune intercettazioni telefoniche, era emerso che aveva corrotto alcuni esponenti del clan mafioso Pulvirenti di Belpasso per ottenere voti.

Nel luglio 1993 è stato condannato dal tribunale di Catania a due anni di reclusione.

Nell'ottobre 1991 Paolo Borsellino, allora procuratore capo di Marsala, chiede alla Camera dei deputati l'autorizzazione a procedere nei confronti di Gunnella per il reato di associazione a delinquere di stampo mafioso, a seguito delle accuse dei collaboratori di giustizia Rosario Spatola e Giacoma Filippello.
Il 20 luglio 1993, in piena Tangentopoli, Gunnella venne arrestato con l'accusa dagli imprenditori Mario Rendo e Vincenzo Lodigiani di aver ricevuto una maxi-tangente per l'assegnazione dell'appalto relativo alla costruzione della diga Ancipa, nei Nebrodi. Racconta Repubblica che, per evitare l'arresto, ogni mattina, nascosto in una villetta vicina alla sua abitazione, attendeva che i carabinieri compissero i consueti controlli. Poi, scampato il pericolo, abbandonava il rifugio e faceva ritorno a casa. Per cinque giorni Aristide Gunnella è riuscito ad evitare l' arresto grazie a questo piccolo stratagemma.

Nel 2004 venne assolto in primo grado ma condannato in appello, condanna che venne però dichiarata prescritta dalla corte di cassazione.



Politica | 2025-01-07 10:30:00
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