Indagini concluse per Nino Papania, Pasquale Perricone, e gli altri 11 indagati coinvolti nell'operazione antimafia Eirene, scattata a Settembre, ad Alcamo e Calatafimi.
L'avviso di conclusione delle indagini è stato notificato in questi gioni agli indagati. L'operazione, coordinata dalla DDA di Palermo e condotta dalla Polizia di Trapani, riguarda i rapporti tra politici locali ed esponenti mafiosi. Le accuse sono di associazione mafiosa, voto di scambio, estorsione, ma anche reati legati al traffico di droga.
Tra i tredici indagati dell’operazione figurano due ex esponenti di spicco della politica alcamese. Sono l’ex senatore del Pd Antonino Papania e dell’ex vice sindaco e assessore Pasquale Perricone che per oltre 25 anni sono stati tra i protagonisti assoluti della politica locale. Per Papania e Perricone l’avviso di conclusione delle indagini arriva quasi alla vigilia del ricorso presentato in Cassazione dagli avvocati Vito Di Graziano, Saro Lauria, Giuseppe Benenati e Valerio Spigarelli del Foro di Roma. Papania e Perricone devono rispondere solo di voto di scambio politico-mafioso, articolo 416 ter. Sono accusati di aver comprato voti dalla mafia in occasione delle elezioni regionali del 2022.
Il ricorso, presentato dopo che il Tribunale del riesame di Palermo aveva respinto, ottobre scorso, le istanze dei difensori per l’annullamento dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere.