Ha lasciato il carcere uno degli arrestati nell’operazione antimafia condotta dalla Dda, all’alba dello scorso 16 dicembre, tra Marsala e Mazara del Vallo. Accogliendo, infatti, la richiesta degli avvocati Massimiliano Pasquale Tranchida e Raffaele Bonsignore, il Tribunale del Riesame di Palermo (presidente Antonia Pappalardo) ha rimesso in libertà il marsalese Pietro Centonze, classe ’69.
I giudici hanno, quindi, accolto le argomentazioni e l’esito delle indagini difensive condotte dai due legali, che hanno sostenuto, con successo, “l’insussistenza dei gravi indizi di colpevolezza”.
Limitatamente al Centonze, è stata, pertanto, annullata l’ordinanza di custodia cautelare. Come pure per il 27enne mazarese Giuseppe Prenci, che era agli arresti domiciliari e che adesso è stato rimesso in libertà. A difendere Prenci sono gli avvocati Luisa Calamia e Graziana Fiorino. Tra gli altri indagati posti ai domiciliari, già una settimana fa, sempre per mancanza dei gravi indizi di colpevolezza, era stato rimesso in libertà anche il 60enne imprenditore agricolo marsalese Giancarlo Nicolò Angileri (difeso dall’avvocato Antonina Bonafede), mentre successivamente è stata annullata la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza per il 63enne mazarese Lorenzo Buscaino (avvocato Walter Marino). L’operazione ha smantellato il controllo mafioso delle aree rurali del versante sud del Trapanese, tra Mazara e Castelvetrano. Nell’indagine anche un episodio di turbativa d’asta ad una vendita giudiziaria.