Non si dice più “handicap”, “handicappato” o “diversamente abile”, ma “persona con disabilità”
A fine ottobre, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha diramato una nota per aggiornare il linguaggio utilizzato in materia di disabilità.
La direttiva, recepita dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, si allinea al decreto legislativo n. 62 del 2024, entrato in vigore il 30 giugno 2024. L’obiettivo è promuovere una comunicazione più inclusiva e rispettosa, allineando il linguaggio utilizzato nelle scuole a una terminologia più appropriata.
Espressioni obsolete come “handicap”, “portatore di handicap” o “diversamente abile” sono state sostituite da “condizione di disabilità” e “persona con disabilità“. Modifiche importanti riguardano anche la descrizione della gravità della disabilità, con l’introduzione di termini come “necessità di sostegno elevato” o “intensivo“.
Il governo ha sottolineato l’importanza di adottare la nuova terminologia in ogni contesto, sia istituzionale che amministrativo.
Qui un glossario.