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03/01/2025 06:00:00

Il caso dei "gettonisti" nella sanità siciliana e i rischi per i pazienti

  Salvatore Iacolino, dirigente generale della Pianificazione Strategica dell'assessorato regionale alla Salute, ha emanato una direttiva per sollecitare il rispetto delle linee guida in materia di “gettonisti”.
Con la direttiva si sollecitano i Direttori Generali delle Asp e i vertici degli Ospedali siciliani ad attenersi alla normativa nazionale nell’affidamento a terzi di servizi medici e infermieristici.

La norma dice che solo in casi di necessità e urgenza si può ricorrere ai gettonisti, in un’unica occasione e senza possibilità di prorogare, per un periodo non superiore a 12 mesi e a seguito della verificata impossibilità di utilizzare personale già in servizio, sia dipendente sia in regime di convenzione con il servizio sanitario nazionale.

Iacolino nella direttiva ha poi sottolineato che “la sussistenza dei presupposti di necessità e urgenza è indefettibile e deve essere adeguatamente accertata e motivata dalla stazione appaltante (Asp o Azienda ospedaliera) la quale, nella decisione di ricorrere ai professionisti cosiddetti “gettonisti” avrà cura di indicare i requisiti di professionalità del personale medico e infermieristico di cui intende avvalersi”. Pertanto, al verificarsi delle condizioni richiamate dalla normativa in materia ed esaurite tutte le possibili alternative previste dalla normativa vigente, qualora dovesse residuare l’esigenza di fare ricorso ai gettonisti “Asp e ospedali dovranno osservare ulteriormente le misure contenute nelle linee guida ministeriali”.

Inoltre dall’assessorato ribadiscono che il prezzo orario è:
– sanitari medici: 85 euro per l’area di pronto soccorso/anestesia e rianimazione e 75 euro per i restanti servizi.
– servizi infermieristici: 28 euro per l’area di pronto soccorso e 25 euro per i restanti servizi infermieristici.
Si può, dunque, ricorrere ai gettonisti per sopperire la grave carenza di organico, ma si dovranno rispettare limiti stringenti stabiliti dalle linee guida del Ministero della Salute.

Ma chi sono i gettonisti?
Si tratta di professionisti del mondo della salute i quali, per scelta o per necessità, non lavorano né alle dipendenze di una struttura sanitaria né svolgono attività puramente libero-professionale. Si tratta per lo più di profili molto giovani, che accettano di essere chiamati in situazioni emergenziali, lavorando anche per 12 ore di fila.
Nello specifico si tratta di: neolaureati in attesa di entrare in una scuola di specializzazione, medici in pensione, liberi professionisti con doppio lavoro, medici che si sono licenziati da ospedali pubblici, medici stranieri non ammessi ai concorsi pubblici, esclusi per mancanza di cittadinanza.
Sono medici che si sono messi nelle mani di cooperative che li inviano nelle strutture pubbliche dove, da dipendenti, verrebbero pagati la metà o non avrebbero comunque un contratto a tempo indeterminato.

Cosa rischia il paziente
Si parla sempre di malasanità e di voragine dei costi, di cattiva organizzazione ma poco si parla di capacità medica.
Che garanzia ha il paziente una volta finito nelle mani di un gettonista? C’è un rischio di inadeguatezza? E poi ancora: con quale criterio vengono scelti i medici dalle cooperative?
I Nas hanno controllato quasi 2mila strutture ospedaliere in Italia e oltre 1500 medici, ne sono venute fuori diverse irregolarità. Tra queste medici generici utilizzati come ginecologi, medici senza specializzazione in corsia in Medica di Urgenza, altri medici sopra i 70 anni.
A rischio c’è la qualità del servizio perché spesso l’unico requisito richiesto dalle cooperative è che i medici siano iscritti all’ordine. Pertanto è possibile che ci siano medici senza esperienza e anche non specializzati.
Si tratta pure di personale che arriva dentro un ospedale e che non conosce l’organizzazione interna, il software di gestione delle cartelle dei pazienti.
Quella dei medici a gettone è una prassi oramai radicata in tutto il territorio italiano, ma si tratta di un sistema che di fatto è un disincentivo a partecipare ai bandi pubblici per essere assunti a tempo indeterminato.



EA2G | 2024-12-23 14:54:00
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