Cosa raccontano le nomine di Marsala Schola avvenute alla vigilia di Capodanno?
Il sindaco Massimo Grillo ha aspettato fino alla fine l’indicazione del nome da parte di Fratelli d’Italia, così aveva richiesto il presidente provinciale del partito, Maurizio Miceli, al sindaco stesso. Un temporeggiare che però non ha prodotto dentro il partito della Meloni una necessaria chiarezza, ecco che allora il Primo Cittadino ha proceduto con la composizione del Cda senza l’indicazione di Fratelli d’Italia.
Siedono nella partecipata comunale il presidente Sergio Bellafiore, entrano Gaspare Lentini, in quota Enzo Sturiano presidente del consiglio, e Franco Mannone, da sempre vicino a Grillo ma anche vicino a Stefano Pellegrino.
Non c’è, dunque, Fratelli d’Italia, nonostante il direttivo comunale avesse espresso votazione favorevole sia a restare in maggioranza che ad avere una postazione nella partecipata. Nulla di fatto. Perchè il partito provinciale ha scelto non la chiarezza ma di inabissarsi e di lavorare dietro le quinte per la fuoriuscita dalla maggioranza, cercando di non perdere una parte del partito, che in verità è già schierata contro Miceli. In questa strategia c’è l’obiettivo di smontare l’ingresso di Grillo in FdI, mossa che lo stesso sindaco ha congelato al momento in attesa che il partito chiarisca le troppe dissonanze interne.
Le nomine arrivano dunque alla fine dell’anno, proprio l’ultimo giorno, non per fare una sorpresa alla città ma per attendere la decisione di Fratelli d’Italia, insomma i meloniani hanno di fatto bloccato qualsiasi nome avanzato dal direttivo comunale.
Un gioco delle parti che però vede ancora Giusy Piccione seduta come assessora, in attesa di azzeramento e non di spontanee dimissioni( seppure la sua linea sia quella dei consiglieri che sostengono di andare oltre Grillo).
E come si può lavorare in una Amministrazione sostenendo che bisogna andare all’opposizione? Certamente non bene, non adeguatamente. E menomale che Fratelli d’Italia è legata ai valori istituzionali e se ne vantano pure di incarnarli.
Dall’altra parte Sturiano non potrà più smarcarsi dalla figura di Grillo, cementificando ancora di più la loro unione politica.
Nella nota che il Comune ha inviato si legge nella dichiarazione del sindaco: “Preciso che i membri del CdA sono stati nominati su indicazione di partiti e gruppi politici che sostengono questa Amministrazione”.
E’ un detto per non dire nulla, tipico del sindaco o, magari, del suo portavoce. Chi sono i partiti? Non vengono indicati. Chi sono i gruppi politici? Non vengono indicati.
Ancora una volta c’è una grande approssimazione pure in tre nomine messe in croce, una incapacità a essere chiari nell’azione amministrativa e in quella politica. Il caos ovunque.