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31/12/2024 20:00:00

 Sciame sismico nel Belice: appello degli architetti per la sicurezza edilizia 

Menfi, Montevago e Santa Margherita Belice si confermano tra i comuni dell’Agrigentino a più alto rischio sismico, classificati in zona 1 secondo il decreto del dirigente generale della Protezione Civile n. 64/S03 dell’11 marzo 2022. Lo sciame sismico degli ultimi giorni ha ribadito l’urgenza di monitorare la sicurezza del patrimonio edilizio, coinvolgendo anche i comuni della zona 2, a rischio medio-alto, che si estende da Sciacca ad Agrigento e ai Monti Sicani, e quelli della zona 3 a rischio medio-basso, con l’eccezione di Lampedusa, classificata in zona 4.

Costruzioni moderne più sicure
Rino La Mendola, presidente dell’Ordine degli Architetti di Agrigento, sottolinea che le costruzioni realizzate negli ultimi vent’anni garantiscono una maggiore sicurezza sismica grazie alle Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC), aggiornate dal 2005 al 2018. Queste norme hanno introdotto metodi avanzati di calcolo strutturale, consentendo una progettazione che stabilisce una gerarchia delle resistenze per dissipare efficacemente l’energia sismica, riducendo il rischio di crolli improvvisi e migliorando le possibilità di evacuazione durante eventi sismici. Oltre a una progettazione più avanzata, le costruzioni moderne sono dotate di un manuale di manutenzione che specifica gli interventi necessari per mantenere l’efficienza strutturale durante la vita nominale dell’opera.

Il fascicolo-fabbricato: uno strumento per il patrimonio edilizio storico
La vera sfida, secondo La Mendola, riguarda il patrimonio edilizio realizzato prima degli ultimi vent’anni, che rappresenta la maggioranza degli edifici esistenti. Per queste costruzioni, il presidente propone l’introduzione del fascicolo-fabbricato, un documento gestito da un tecnico abilitato che raccoglie i risultati di verifiche sismiche e prove sui materiali effettuate con cadenza regolare.

«Un monitoraggio costante tramite il fascicolo-fabbricato potrebbe prevenire crolli improvvisi, spesso legati alla vetustà delle strutture o a eventi sismici. Questo strumento sarebbe particolarmente importante per i centri storici, dove gli edifici sono più vulnerabili e le conseguenze di un crollo sarebbero drammatiche», spiega La Mendola.

La necessità di un’azione legislativa
La Mendola invita il legislatore a estendere il principio della manutenzione programmata anche agli edifici più datati. Interventi mirati potrebbero contribuire a salvaguardare l’integrità delle strutture, riducendo i rischi per la pubblica incolumità e aumentando la resilienza dei territori ad alta vulnerabilità sismica.

 



EA2G | 2024-12-23 14:54:00
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