Il Partito Animalista Italiano intensifica la sua campagna “Basta botti 2025”, un’iniziativa volta a sensibilizzare i sindaci e le prefetture affinché vietino l’uso di fuochi d’artificio e petardi durante i festeggiamenti di fine anno. L’obiettivo è proteggere le categorie più vulnerabili, tra cui anziani, bambini e animali, oltre a ridurre l’impatto ambientale dei botti.
Le conseguenze dei botti: danni a persone, animali e ambiente
Patrick Battipaglia, Coordinatore regionale per la Sicilia del Partito Animalista Italiano, ha spiegato i motivi alla base di questa iniziativa: “L’esplosione prolungata dei botti di Capodanno crea problemi al sistema nervoso di soggetti fragili, come dimostrano numerosi studi scientifici. Ogni anno assistiamo a casi di cronaca in cui animali indifesi subiscono gravi danni, o addirittura muoiono, a causa delle esplosioni di petardi e fuochi d’artificio.”
Oltre agli effetti traumatici sugli animali e sulle persone, Battipaglia sottolinea il grave impatto ambientale: “Secondo il rapporto CEWEP, la quantità di diossina rilasciata dai fuochi artificiali in una sola notte equivale a quella prodotta da un inceneritore in 120 anni di attività.”
L’appello ai sindaci e alle prefetture
Il Partito Animalista chiede ai sindaci di emettere apposite ordinanze per vietare i botti di Capodanno, accompagnate da controlli più severi e sanzioni per i trasgressori. A supporto dell’appello, viene ricordato che l’articolo 13 del Trattato di Lisbona impone ai Comuni la responsabilità di eventuali danni provocati da fuochi d’artificio nel loro territorio.
Battipaglia conclude con un invito alla responsabilità e al buon senso: “Chiediamo ai sindaci di agire a tutela delle categorie più sensibili e degli amici a quattro zampe. È un gesto di civiltà e rispetto verso le persone, gli animali e l’ambiente.”
Una risposta dai sindaci siciliani: qualche adesione, ma c’è ancora molto da fare
Nonostante l’appello del Partito Animalista sia stato accolto da alcuni sindaci in Sicilia, la lista delle amministrazioni inadempienti rimane lunga. Per questo, l’organizzazione ha chiesto anche l’intervento delle prefetture per garantire che il divieto venga applicato in modo uniforme e tempestivo. La campagna “Basta botti 2025” punta a promuovere una nuova tradizione di festeggiamenti rispettosi, che mettano al centro la sicurezza delle persone e il benessere degli animali, senza compromettere l’ambiente. Resta ora da vedere se i sindaci raccoglieranno l’appello in tempo per il prossimo Capodanno.