La questione di Fratelli d’Italia a Marsala assume contorni grotteschi, si allarga come maglia fino ad arrivare a Roma, lì dove hanno tante cose da fare ma si devono occupare pure delle scaramucce di Marsala, che sarà certo il quinto Comune della Sicilia ma dove i membri di Fdi litigano perché sull’Isola nessuno si assume la responsabilità delle scelte.
O forse silenziosamente hanno scelto di non scegliere e lasciare che il nazionale mettesse mano a una diatriba interna, che riguarda soprattutto Manlio Messina.
I due consiglieri comunali, Giancarlo Bonomo e Lele Pugliese, hanno inviato il documento con cui chiedono di passare all’opposizione, dunque di lasciare la giunta, direttamente a Giovanni Donzelli. Pare che a sostenere le posizioni dei due consiglieri ci sia pure il coordinatore regionale Giampiero Cannella, che solitamente assume un ruolo alto e non si lascia trascinare in beghe di piccolo cabotaggio.
Obiettivo è depotenziare Messina, quindi bloccare l’ingresso del sindaco Massimo Grillo. Che poi la domanda è: perché bloccarlo?
Vecchie storie vengono tirare in ballo: si dice che se Massimo Grillo non avesse creato la frattura politica con Mimmo Turano la campagna elettorale per le amministrative a Trapani, sarebbe stata vinta dal candidato di Fdi Maurizio Miceli, perché gli amici di Turano si sarebbero posizionati con la loro lista in appoggio al candidato di Fratelli d’Italia, anzichè "desistere", aiutando così l'uscente Giacomo Tranchida.
Donzelli adesso dovrà capirci qualcosa in più, il partito provinciale ha ratificato la spaccatura tra una parte del circolo e l’altra, in maggioranza hanno deciso di rimanere in giunta, altri di uscire. E qualunque sarà la decisione il partito subirà delle emorragie.
Manlio Messina è l’attuale Vice Presidente Vicario del gruppo di FDI alla Camera dei Deputati, ha sostenuto l’ingresso di Grillo nel partito non essendoci ostacoli di altra natura. I consiglieri però vantano un diritto di prelazione, essendo arrivati prima, oltre al diritto di decisione vincolante, salvo poi cercare già posti in altre liste civiche. Basti ricordare che Bonomo arriva in FdI grazie proprio a Michele Gandolfo, che in quel periodo si era avvicinato all’allora parlamentare regionale Nicola Catania.
Tutto al momento è in standby anche a Roma, attendendo che si svolgano i congressi comunali. A Marsala pare però che la maggioranza delle tessere fatte non sia nemmeno dei consiglieri comunali, numeri alla mano si andrà alla conta.
Fratelli d’Italia continua a dire una cosa chiara: ha problemi di classe dirigente, dovrebbe ampliare gli orizzonti, costruendo un progetto politico con una classe dirigente pluralistica, senza marginalizzare il nucleo storico.