L’Assemblea Regionale Siciliana (Ars) ha rinviato al 27 dicembre l’esame della Legge di Stabilità 2024. La decisione è stata presa dopo una seduta fiume, sospesa a causa dell’assenza dell’assessore regionale all’Economia e di un emendamento approvato a sorpresa con voto segreto. Il rinvio getta un’ombra sul futuro della finanziaria, alimentando il rischio concreto di un esercizio provvisorio.
Il nodo dell’emendamento e la spaccatura in aula
La sospensione è avvenuta in seguito all’approvazione di un emendamento del Partito Democratico all’articolo 11 della finanziaria, che prevede la creazione di un fondo di 2 milioni di euro per finanziare manifestazioni ed eventi, con obbligo di relazione semestrale. L’emendamento, approvato con 34 voti favorevoli contro 33 contrari, ha evidenziato profonde divisioni nella maggioranza.
Il presidente di turno dell’Ars, Nuccio Di Paola, ha comunicato il rinvio, sottolineando l’impossibilità di proseguire senza la presenza dell’assessore all’Economia. “Non possiamo continuare l’esame della manovra – ha dichiarato – La seduta è aggiornata a venerdì 27 dicembre”.
Gli incentivi per i medici: approvato l’articolo 5
Nonostante il caos politico, l’Ars è riuscita ad approvare l’articolo 5 della finanziaria, che introduce un indennizzo di 18 mila euro annui per i medici dei pronto soccorso e delle aree disagiate, come contributo alle spese di alloggio e trasporto. La misura, fortemente voluta dal Movimento 5 Stelle, è stata definita un segnale importante per contrastare la fuga di professionisti verso il settore privato. Tuttavia, le risorse stanziate – 10 milioni di euro all’anno dal 2025 al 2027 – sono state giudicate insufficienti sia dall’opposizione che da parte della stessa maggioranza.
“Questa norma è fondamentale – ha dichiarato Antonio De Luca, capogruppo del M5S – ma la somma stanziata è troppo bassa: servivano almeno 20 milioni. È un punto di partenza, ma si poteva fare di più”.
Le critiche delle opposizioni
Il rinvio dei lavori ha scatenato le reazioni delle opposizioni. Antonio De Luca (M5S) ha accusato il governo Schifani di non riuscire a gestire le tensioni interne alla maggioranza, definendo la situazione un’“occasione sprecata per la Sicilia”. “Non si tratta delle barricate delle opposizioni – ha aggiunto – ma di un governo incapace di trovare compattezza su una manovra fondamentale per i siciliani”.
Critiche sono arrivate anche da Nello Dipasquale (PD), che ha puntato il dito contro la misura per i medici, definendola insufficiente e discriminatoria nei confronti dei piccoli capoluoghi di provincia come Ragusa.
Verso il 27 dicembre: l’incognita dell’esercizio provvisorio
Il rischio esercizio provvisorio è più che mai concreto. Il rinvio a dopo Natale lascia pochi margini per approvare una manovra complessa e divisiva. Il presidente della Regione, Renato Schifani, dovrà affrontare un clima politico teso e trovare una sintesi per evitare ulteriori ritardi che potrebbero compromettere la gestione finanziaria della Sicilia nel 2025.