Si spacca Fratelli d'Italia a Marsala. La settimana scorsa si è riunito il direttivo cittadino del partito.Ne fanno parte anche di diritto i due consiglieri comunali, Lele Pugliese e Giancarlo Bonomo.
Pugliese arriva in Fratelli d’Italia dopo essere stato eletto con il movimento del sindaco Massimo Grillo, Liberi. Giancarlo Bonomo dopo essere stato eletto nella lista allestita da Michele Gandolfo. Di politica entrambi ne hanno fatta tanta in questi anni, Pugliese soprattutto nel mondo degli eventi, allo Stagnone, lui è punto di riferimento per chioschi e kite.
Nell’ultimo direttivo l’oggetto della discussione era la fuoriuscita dalla maggioranza che sostiene l’attuale sindaco, le posizioni erano diverse, il partito è nettamente spaccato, il rischio è di perdere una parte del gruppo. Sono volate parole grosse tra il consigliere Bonomo e l’assessore Bilardello.
La maggioranza dei partecipanti al direttivo era per la permanenza in giunta. A pensarla così anche Baldo Venezia, che certamente non ha lesinato critiche al sindaco. Proprio perchè la maggioranza aveva una linea chiara non si è proceduto al voto ma si è scelto di rimandarlo per informare i vertici regionali, il coordinatore Giampiero Cannella ed il deputato Beppe Bica.
L’ingresso di Grillo è osteggiato dai consiglieri stessi e da una parte del partito, quello che arriva all’esterno è che si tratta di un partito militarizzato, con condotte rigide e con pensiero allineato.
Il consigliere Bonomo in un attimo di espansività politica (perché in consiglio parla poco) ha detto che molti lì (cioè dentro FDI) sconoscono l’abc della politica. Se è lo stesso alfabeto Bonomo dovrebbe sapere che i consiglieri non sono il partito ma lo rappresentano nelle aule istituzionali, il partito è una struttura complessa, composta da diverse componenti.
Cosa accadrà
Determinati i consiglieri comunali a non farsi dettare la linea ma a dettarla loro, che in soldoni significa: siamo noi il partito. Ma nel frattempo Bonomo cerca alloggio in altre liste civiche per le amministrative del 2026, è tornato dal padre politico Gandolfo, che gli ha risposto picche: niente posto in lista per il consigliere uscente, meloniano a convenienza ma che in giunta ha piazzato l’assessora Giusy Piccione.
Nella giornata di oggi dovrebbe uscire un comunicato a firma dei due rappresentati di Palazzo VII Aprile: escono dalla maggioranza che sostiene Grillo. Il comunicato è pronto da qualche giorno e ne erano a conoscenza già i vertici di partito. Lascerà la giunta la Piccione, che avrebbe rimesso il mandato alla decisione del partito.
Lanciati insomma tutti al futuro, smarcandosi da un concorso di colpe che è durato 4 anni.
Tutti contro Grillo in Fratelli d’Italia, tranne l’assessore Ignazio Bilardello e alcuni componenti del circolo. In consiglio comunale i rappresentanti di Fratelli d’Italia vivono di imbarazzo, dicono, non riescono nemmeno a prendere parola in Aula, però non si dimettono. Siedono come figurine per il gettone di presenza. Ma i consiglieri avevano un potere in mano: votare la sfiducia e sarebbero andati tutti a casa, possono non votare il bilancio e vanno a casa pure.
L’obiettivo
Le mosse vogliono mettere all’angolo il sindaco Grillo, l’area che fa capo al deputato nazionale Manlio Messina, ricompattare il centrodestra verso una nuova fase politica con un nuovo nome con cui scendere in campo per le amministrative del 2026. I partiti che compongono la coalizione di centrodestra non andranno senza simboli e non andranno nemmeno divisi su Marsala e in altre realtà chiamate al voto. Il 2027 è l’anno di elezioni regionali e nazionali.
Il sindaco avrebbe dato una accelerata per la composizione di Marsala Schola, rimasta senza Cda. Fratelli d’Italia non ha voluto ad oggi indicare un nome perché la mossa era un’altra ancora. Il nome di Giusy Piccione è quello che viene, con insistenza, confermato da fonti regionali come componente del prossimo Cda di Airgest, dunque dovrà lasciare la giunta o in queste ore o nei prossimi giorni. Ma nel Cda dell’aeroporto troverebbe pure posto Dalila Silvano, moglie del consigliere Pugliese. Sempre tutti interessati al bene della collettività. Fanno politica per spirito di servizio....
E’ una questione di tecnicismo ma anche di strategia che il partito sta mettendo in campo, salvaguardando postazioni di comando, con cui comunque fare politica. Esci dalla porta ed entri dal portone.
Questo movimento potrebbe pure indicare un’altra mossa. Si compatta il centrodestra sul nome di Salvatore Ombra, presidente di Airgest, come candidato sindaco della prossima tornata.
Grillo, dal canto suo, ha spaccato il centrodestra e lo ha fatto con volontà diretta, ha messo esponenti politici uno contro l’altro. Ha creato la voragine e ora ci è finito dentro.