
Operazione antimafia ad Agrigento, ci sono arresti anche in provincia di Trapani
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All'alba di oggi, 17 dicembre 2024, i Carabinieri del Comando Provinciale di Agrigento, con il supporto dei colleghi di Palermo, Trapani e Caltanissetta, hanno eseguito un provvedimento di fermo emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo. L'operazione, scattata in diversi centri tra Agrigento, Favara, Canicattì, Porto Empedocle, Santa Margherita Belice e, per quanto riguarda la provincia di Trapani, Mazara del Vallo, Partanna, Campobello di Mazara e Castelvetrano, ha portato al fermo di 23 indagati accusati, a vario titolo, di far parte di Cosa Nostra e di essere coinvolti in associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti e altri reati.
Contestualmente, sono state effettuate perquisizioni personali e domiciliari nei confronti di ulteriori 20 indagati nel medesimo procedimento penale.
L'indagine e i reati contestati
L'inchiesta, condotta dal Nucleo Investigativo del Reparto Operativo dei Carabinieri di Agrigento e coordinata dalla DDA di Palermo, ha ricostruito l'organigramma e le attività criminali delle famiglie mafiose di Porto Empedocle e di Agrigento-Villaseta, guidate, rispettivamente, da Fabrizio Messina e Pietro Capraro.
L'operazione ha messo in luce il persistente controllo del territorio da parte dell'organizzazione mafiosa, nonostante i numerosi colpi subiti negli anni da operazioni delle forze dell'ordine. Tra i reati contestati figurano estorsioni, incendi, detenzioni di armi, danneggiamenti e atti intimidatori, tutti compiuti con la forza intimidatoria tipica di Cosa Nostra.
I dettagli dell'operazione
Durante le indagini, è stato accertato che i sodali costringevano:
- l'amministratore di una società aggiudicataria dei lavori di raccolta rifiuti ad assumere persone a loro gradite;
- il titolare di un bar e i suoi dipendenti a erogare cibo e bevande senza pagare;
- un imprenditore a versare una somma mensile di 1.000 euro con ripetute minacce.
Inoltre, i gruppi criminali avrebbero appiccato incendi a mezzi aziendali e sparato colpi di arma da fuoco contro abitazioni e attività commerciali.
Traffico internazionale di droga
Le attività investigative hanno svelato anche un traffico internazionale di sostanze stupefacenti, con collegamenti in Belgio, Germania e Stati Uniti. Nel corso dell'indagine sono stati sequestrati oltre 100 kg di hashish, 6 kg di cocaina e 120.000 euro in contanti, rinvenuti all'interno di pacchi sigillati.
Un rischio di "guerra di mafia"
Le intercettazioni hanno registrato una recrudescenza di atti intimidatori, segnale di una crescente tensione tra i clan mafiosi. La situazione stava degenerando in quella che gli stessi indagati hanno definito una vera e propria "guerra di mafia" per il controllo del territorio.
Sequestri e arresti in flagranza
Durante le perquisizioni odierne, i Carabinieri hanno rinvenuto ulteriori quantitativi di cocaina, hashish e denaro contante. Un soggetto è stato arrestato in flagranza perché trovato in possesso di 200 grammi di cocaina e 2.700 euro in contanti.
Ecco l'elenco dei destinatari del provvedimento in corso di esecuzione: Domenico Blando, 67 anni, di Favara; Michele Bongiorno, 34 anni, di Favara; Pietro Capraro, 39 anni, di Agrigento; Ignazio Carapezza, 33 anni, di Agrigento; Carmelo Corbo, 46 anni, di Canicattì; Samuel Pio Donzì, 25 anni, di Agrigento; Carmelo Fallea, 49 anni, di Favara; Cosimo Ferro, 35 anni, di Castelvetrano; Francesco Firenze, 39 anni, di Castelvetrano; Giuseppe Focarino, 59 anni, di Palermo; Christian Gastoni, 31 anni, di Agrigento; Angelo Graci, 60 anni, di Castrofilippo; Rocco Grillo, 32 anni, di Gela; Alfonso Lauricella, 58 anni, di Agrigento; Gaetano Licata, 41 anni, di Villaseta; Fabrizio Messina Denaro, 57 anni, di Castelvetrano; Fabrizio Messina, 49 anni, di Porto Empedocle; Gabriele Minio, 36 anni, di Agrigento; Giorgio Orsolino, 34 anni, di Agrigento; Roberto Parla, 46 anni, di Canicattì; Vincenzo Parla, 53 anni, di Canicattì; Giuseppe Pasqualino, 33 anni, di Gela; Calogero Prinzivalli, 41 anni, di Agrigento; Mirko Salvatore Rapisarda, 42 anni, di Gela; Emanuele Ricottone, 58 anni, di Marianopoli (Caltanissetta); Giuseppe Sottile, 37 anni, di Agrigento; Alfonso Tarallo, 44 anni, nato a Genk (Belgio); Angelo Tarallo, 44 anni, nato a Liegi (Belgio); Guido Vasile, 65 anni, di Agrigento e Nicolò Vasile, 43 anni, di Agrigento.

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